2015-10-21 13:05:00

Giornata sulla ricostruzione mammaria, questione di dignità


Si celebra oggi la Giornata mondiale della consapevolezza sulla ricostruzione mammaria, che vuole promuovere l’importanza di questa possibilità per le donne che hanno subito una mastectomia. Al Gemelli di Roma è previsto un evento del quale parla la prof.ssa Marzia Salgarello, presidente della onlus "Beautiful after breast cancer" Italia e responsabile del reparto di Chirurgia plastica e ricostruttiva del Policlinico universitario Agostino Gemelli di Roma. L'intervista è di Eliana Astorri:

R. – Lo scopo della nostra onlus, che si chiama “Beautiful after breast cancer”, "belle dopo il tumore al seno", è proprio di ripristinare una bellezza, ma diciamo una integrità psicofisica. Perché? Perché portare via una mammella a una donna è un evento estremamente traumatico e noi vogliamo che la ricostruzione sia parte integrante del percorso di cura, quindi a portata di tutte le donne e fattibile in ogni ospedale. E’ chiaro che così non è, perché non è facile per tutti gli ospedali organizzare un servizio di chirurgia plastica che possa fare tutto questo. E’ importante, quindi, che le donne sappiano e possano rivolgersi ai Centri dove tutto questo avviene di routine. Questa è una delle "mission" della nostra onlus ed è quello che facciamo quotidianamente al Policlinico Gemelli: rendere possibile questa ricostruzione e renderla integrata nel percorso di cura, cercando poi di dare qualche valore aggiunto. Questa ricostruzione, infatti, serve per ricostruire sia il corpo ma anche il fisico e la mente. Ci sono dei legami profondi e ci sono delle intensità emotive attorno a tutta questa ricostruzione, che si ripercuotono nella vita quotidiana. Belle, quindi, se si può, come prima o addirittura di più, per affrontare il nuovo iter della vita dopo il tumore nella maniera migliore.

D. – Perché la ricostruzione mammaria dopo un cancro non è solo una questione estetica, fa proprio parte della cura…

R. – Sì, ha detto una cosa sacrosanta: non è una questione estetica, è una questione di integrità femminile, di integrità personale addirittura. Ho operato una suora un po’ di tempo fa - che non mi parlava della femminilità, perché appunto non era quella la filosofia per la quale mi stava chiedendo la ricostruzione - la quale mi ha detto: “Io mi voglio ricostruire per la dignità della persona”. Queste parole mi hanno folgorata, perché sono l’emblema di quello che vogliamo dire noi. Non è un discorso di estetica nella maniera più totale, anche se è ovvio che essere più belle ti dà le carte in regole per affrontare la vita del dopo. E’ difficile, infatti, diciamocela tutta. C’è un percorso di cura importante, pesante: c’è la chemioterapia… L’intervento stesso è la cosa minore. Tutto questo, però, noi lo facciamo, e le donne lo chiedono per recuperare se stesse, non semplicemente per un fatto estetico. Non è su questo piano e va sottolineato nella maniera giusta: non è un intervento di estetica; è ricostruzione: è la ricostruzione del corpo e dello spirito insieme, una cosa veramente a 360 gradi.

D. – Il 21 ottobre, diversi ospedali organizzano incontri su questo tema e non solo. Cosa prevede la serata del Gemelli?   

R. – Sì, questo è il quarto anno che festeggiamo il "Bra Day" al Gemelli e il terzo anno che prendiamo questa iniziativa. Ogni anno, abbiamo cercato di diversificarla. Siamo partiti da eventi divulgativi per andare verso cose più piacevoli, che fossero anche un messaggio di speranza, di felicità, di gioia, quasi un piccolo happening per le pazienti. Quest’anno, prima di tutto, presentiamo il nostro film. La regista Agnese Rizzello ha girato un cortometraggio con i vissuti delle pazienti. Rita Della Chiesa con molta gentilezza ha partecipato e raccolto le testimonianze delle nostre donne, e Fiordaliso, la cantante, ci ha dedicato una canzone. Presentiamo quindi questa cosa, che è un po’ la nostra novità, un piccolo fiore all’occhiello, per aiutarci a dare questo messaggio. Poi, presentiamo la carta dei servizi, che si chiama “well being card”, che è una nuova iniziativa della nostra onlus, che vuole linkare tutte le nostre pazienti a dei servizi sul territorio, perché siano più facilmente accessibili. Si tratta dei servizi che girano attorno a questo concetto di benessere, di aiuto psicofisico. Poi, ultima cosa, una sfilata: uno stilista veste le donne, le nostre pazienti, e le manda in passerella al Gemelli. Quindi una sorta di piccolo happening.

D. – Questo evento, questa serata è aperta a tutti?

R. – Sì, anzi, invito tutti: venite da noi, venite a vedere questa cosa, venite a vedere il film, insomma partecipate al nostro lavoro di divulgazione, che è veramente aperto a tutto il territorio romano, il 21 ottobre, alle 18.00, nella hall del Policlinico Gemelli.








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