2015-10-14 14:17:00

Vescovi Belgio: politica d'accoglienza per migranti e rifugiati


Appello dei vescovi del Belgio ad ospitare rifugiati e migranti e a migliorare la politica dell’accoglienza. In una dichiarazione pubblicata ieri con il titolo “Vivere insieme con i rifugiati e migranti, nostri fratelli e sorelle”, i presuli sottolineano che spesso “le frontiere si aprono più facilmente ai capitali, all’industria, al commercio, all’arte, alla scienza, alla tecnologia che alle persone in difficoltà” e, consapevoli dell’attuale dibattito politico - sia a livello nazionale che internazionale - sull’accoglienza, l’integrazione, gli interventi militari e umanitari di fronte al fenomeno migratorio, esortano ad una adeguata strategia di accompagnamento. “Come cristiani, è nostro dovere evangelico essere al fianco di coloro che soffrono – scrivono – con le nostre organizzazioni e i nostri movimenti … siamo particolarmente preoccupati per la sorte di quanti sono stati costretti a venire nel nostro Paese senza alcun punto di riferimento, senza accompagnamento né prospettive”.

Una politica di accoglienza necessita anche di una strategia di accompagnamento
I vescovi sottolineano inoltre che “i migranti sono esseri umani portatori di speranza”, che “l’accoglienza riguarda tutta la persona con la sua vita, la sua patria, la sua casa, la sua famiglia, la sua lingua, la sua cultura, le sue ferite psicologiche e fisiche”. Insistono inoltre sulla necessità di una collaborazione tra istituzioni politiche, civili, sociali e religiose e sull’opportunità di una strategia di accompagnamento ad affiancare “una politica di porte aperte”. Critico invece lo sguardo sulla politica migratoria di quelle nazioni che pesano e selezionano persone sulla base della loro utilità materiale, poiché porta “ad accogliere alcune persone e a rifiutarne altre”.

Non deve mancare l’aiuto ai Paesi da dove giungono i flussi migratori
Per i presuli non deve mancare poi l’aiuto ai Paesi di origine dei migranti, da qui l’esortazione ad un risoluto impegno per la pace attraverso una collaborazione internazionale. “Essendo umanamente queste persone nostri fratelli e sorelle dobbiamo preoccuparci anche dei loro Paesi – aggiungono i vescovi belgi –. Come Chiesa, possiamo spesso procurare a questi Paesi un’assistenza per aiutare la popolazione a livello locale. In particolare, lo sviluppo dell’agricoltura è molto importante”. Ma per i presuli occorre anche impegnarsi per assicurare educazione e formazione ai bambini e per questo sollecitano un’intensa collaborazione tra le autorità dei Paesi in via di sviluppo e le associazioni e comunità ecclesiali.

Migranti e rifugiati vanno accolti senza alcuna discriminazione religiosa
Infine i presuli insistono sul rispetto della dignità umana dei migranti così come del loro credo e della loro religione. “Mai rifugiati e migranti dovrebbero sentirsi obbligati a cambiare religione per beneficiare di una migliore accoglienza – rimarcano –. Non ammetteremo mai che un Paese rifiuti o escluda persone unicamente perché musulmani, cristiani, buddisti o per qualunque altra convinzione abbiano”.  E al fine di far fronte al fenomeno migratorio l’esortazione è a proseguire nella ricerca di soluzioni attraverso confronti e dibattiti, riflessioni e iniziative. (A cura di Tiziana Campisi)








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