2015-10-12 14:08:00

Turchia: attacco al corteo, governo sospetta mano dell'Is


La Turchia è vicina all'identificazione di uno dei due kamikaze autori della strage di sabato mattina alla manifestazione pacifista di Ankara. Lo ha reso noto il premier Davutoglu, in un'intervista televisiva. Il capo del governo turco ha inoltre confermato che il sedicente Stato Islamico è il primo sospettato dell’attacco che, secondo l’ultimo bilancio fornito dal partito curdo Hdp, è costato la vita a 128 persone. Intanto, in mattinata circa 50 sospetti miliziani dell’Is sono stati arrestati in seguito a operazioni antiterrorismo in diverse località del Paese, mentre oggi e domani centinaia di migliaia di turchi si astengono dalle loro attività quotidiane in solidarietà con le famiglie delle vittime. Marco Guerra ha intervistato Dundar Kesapli, giornalista turco inviato in Italia:

R. - Certo il clima, purtroppo, non è molto positivo per l’intero Paese: nella storia della Repubblica Turca è, forse, il più grande attentato compiuto nella capitale Ankara e oltretutto a poche settimane dalle elezioni. Quindi c’è chiaramente attesa e tensione, perché non è una situazione assolutamente accettabile e viene condannata da tutti.

D. - L’obiettivo della manifestazione era chiedere la fine degli scontri tra l’esercito e il Pkk: quindi questo attentato può essere legato alla lotta tra la Turchia e i curdi oppure – come dicono più fonti – dietro l’attacco ci sono gli estremisti islamici, l’Is…Insomma quale può essere la matrice di questi attentati che stanno colpendo la Turchia?

R. - Io non credo che adesso siamo in grado di dire chi ci sia dietro a questo attentato. Non so se si tratta di estremisti del Pkk o dell’Is… E’ probabile però – ed è una alta percentuale - che si tratti di uno di loro, perché non può essere diversamente. La cosa molto strana è che l’attentato è stato fatto proprio alle ore 10, del giorno 10 e nel mese 10, che corrisponde ad una strana coincidenza con questo numero e che fa pensare che si stato pianificato probabilmente molto tempo prima… Cosa ci sia dietro è difficile dirlo: le indagini stanno andando avanti molto velocemente, perché il governo e la polizia hanno tutto l’interesse di scoprire chi ci sia dietro. Dalle prime indagini risulterebbe che l’attentatore sia vicino all’Is o probabilmente fra il Pkk. Non può esserci un terzo, secondo me…

D. - Lo scopo di questi attentati quale potrebbe essere?

R. - Potrebbe essere quello di indebolire il Presidente Erdogan; potrebbe essere quello di creare una situazione interna turca simile a quella della Siria… La Turchia – e in questo bisogna essere obiettivi – è un ponte, è un Paese molto importante fra Occidente ed Oriente, è un Paese su cui i membri della Nato hanno interessi e quindi tutti i Paesi europei hanno interesse ad avere un buon rapporto con la Turchia, ma che in questo momento è difficile perché, anche se oggi il Presidente Erdogan decidesse di lasciare il suo incarico, non ci sono dei politici di grande spessore che possono gestire la situazione e ricoprire un ruolo come Presidente del Consiglio o Presidente… Non essendoci un’alternativa all’interno della Turchia, è difficile dire in questo momento quale sia il vero motivo: può essere la volontà da parte di alcuni leader di dividere la popolazione  e creare una guerra interna; può essere che dopo 13 anni di gestione del Presidente Erdogan, alcune persone possano sentirsi infastidite e non accettino più la sua guida… Ma – ripeto – qualsiasi sia la motivazione è inaccettabile uccidere tutte queste persone innocenti…  A meno che non ci sia l’intenzione – come è successo in altri Paesi – di portare la Turchia in una situazione di guerra interna per creare caos e per farla allontanare dall’Europa: anche questa può essere un'ipotesi. Può darsi che conviene a queste persone che hanno compiuto l’attentato, ma è necessario riuscire a capire quale siano le identità di questi due kamikaze. Purtroppo, però la situazione non è tanto facile da gestire. Quindi io ho la sensazione che questi attentati siano collegati con l’estero, ma siano stati compiuti dall’interno…








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