Centinaia di cristiani iracheni, abitanti di Ankawa, sobborgo di Erbil, hanno partecipato ieri pomeriggio a una manifestazione pacifica per protestare contro i fenomeni di corruzione e di degrado che stanno rendendo ancora più difficile la vita quotidiana in quell'area della capitale del Kurdistan iracheno, dove sono concentrate le locali comunità cristiane. Il corteo di protesta è partito dall'area antistante alla chiesa di san Giuseppe, e ha attraversato le vie del sobborgo per incontrare alla fine dell'itinerario un rappresentante del governatore di Erbil, al quale è stata consegnata una lista con le richieste concrete rivolte alle locali autorità amministrative, per una sollecita soluzione delle emergenze che tengono la popolazione di Ankawa in stato di crescente sofferenza.
Ad Ankawa locali notturni, discoteche e luoghi di prostituzione
A provocare la protesta dei cristiani di Ankawa è anche la crescita esponenziale di
locali notturni e discoteche registrata nel sobborgo. In quei locali e in quelle discoteche
si vendono bevande alcoliche, e gli avventori - provenienti in gran parte da altri
quartieri - poi scorrazzano per le strade dando vita a episodi di ubriachezza molesta.
Col tempo, sono cresciuti nell'area anche luoghi in cui si pratica la prostituzione.
“A affollare questi locali malfamati” riferiscono alla Fides fonti locali “sono soprattutto
curdi musulmani provenienti da altre zone di Erbil. Nei loro quartieri non si vende
alcol, non ci sono locali notturni, così stanno trasformando Ankawa nella loro 'Las
Vegas'...”.
Denunciati funzionari corrotti, nel passato complici di malversazioni e
abusi contro i cristiani
La manifestazione, organizzata anche su iniziativa delle formazioni politiche in cui
militano i cristiani e da organizzazioni della locale società civile, ha chiamato
in causa anche i funzionari corrotti che nel recente passato si sono fatti complici
di malversazioni e abusi a danno dei cristiani, e ha espresso anche la protesta di
agricoltori e proprietari che si sono visti espropriare le proprie terre dalla pubblica
amministrazione, senza ricevere i dovuti risarcimenti.
Ankawa non ha bisogno di bar e discoteche, ma di case ed ospedali
Nel pro-memoria consegnato al rappresentante del governatore di Erbil, gli organizzatori
della manifestazione chiedono alle autorità cittadine anche di chiudere i locali malfamati
aperti nei pressi delle chiese e nelle aree residenziali, di incentivare l'edilizia
pubblica a favore delle giovani famiglie della zona, e di assumere giovani delle comunità
locali nei corpi di polizia. “Non abbiamo bisogno di bar e discoteche, abbiamo bisogno
di ospedali” recitava uno striscione esposto durante la manifestazione, che compare
nelle foto e nei filmati dell'evento pubblicati sul sito ankawa.com. (G.V.)
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