2015-10-10 12:09:00

Card. Scherer: famiglie si uniscano in associazioni, sono soggetto politico


Il Sinodo si sta svolgendo in un clima fraterno pur nella diversa sensibilità dei partecipanti. Ascoltiamo in proposito l'arcivescovo di San Paolo del Brasile, il cardinale Odilo Pedro Scherer, intervistato da Silvonei Protz:

R. – E' un clima sereno, un clima fraterno, un clima ecclesiale … Papa Francesco ci ha detto di essere coraggiosi, di parlare con coraggio ed entusiasmo, tutti volendo il bene della Chiesa, della famiglia … e così si fa. I partecipanti sono tranquilli, sereni, lavorano, si vede che sono impegnati e attenti, partecipano; e poi dagli interventi, ho potuto vedere che sono emerse questioni, anche pareri e posizioni abbastanza diverse a seconda delle culture, delle regioni del mondo sulle situazioni della famiglia e anche sulla maniera di procedere da parte della Chiesa nei confronti della pastorale della famiglia.

D. – Lei rappresenta una Chiesa molto viva sotto l’aspetto della pastorale familiare. Che contributo porta la Chiesa del Brasile a questo Sinodo?

R. – Noi, in Brasile, sentiamo più o meno gli stessi problemi che si sentono qui in Europa o in altre parti del mondo: si assiste alla diminuzione dei matrimoni, c'è la fragilità del vincolo matrimoniale, le separazioni, i divorzi, poi tutto questo dibattito intorno alla questione del “gender”, le coppie omosessuali che vogliono essere riconosciute come “vere” coppie in matrimonio … Poi, anche la fragilità della vita familiare stessa che, in qualche modo, è sotto la pressione delle situazioni economiche, sociali, politiche … Infatti, nel ritmo della vita attuale, del sistema di lavoro ma anche della società dei consumi, resta poco spazio alla vita di famiglia e quindi tutto questo anche noi lo sentiamo. Poi ci sono, certo, anche interventi politici sulla famiglia, che vogliono cambiare tante cose dello statuto stesso della famiglia, e la famiglia si vede poco protetta, anche legalmente. In questo caso abbiamo delle campagne, ci sono anche confronti in Parlamento sulle questioni della famiglia, come succede in altre parti del mondo. Ma un suggerimento che viene abbastanza forte dalle nostre parti è quello delle associazioni familiari e cioè che le singole famiglie devono raggrupparsi, formare gruppi per fare poi delle associazioni che meglio possono rappresentare le famiglie nel dibattito pubblico, politico … Infatti, la famiglia è un soggetto politico: non solo l’individuo è un soggetto politico, ma anche la famiglia è un soggetto politico. Allora, meglio ancora se ci sono associazioni familiari che possano rappresentare le famiglie, portare avanti gli interessi, i temi della famiglia, i bisogni della famiglia perché lo Stato, la società nell’insieme diano la dovuta attenzione alla famiglia, e perché la famiglia possa, da parte sua, prestare la sua missione, il suo servizio alla persona e alla società.








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