2015-10-06 16:12:00

Nato e Russia ai ferri corti, l'Is colpisce in Siria e Iraq


Si inaspriscono i rapporti tra Nato e Russia dopo l’avvio dei raid aerei di Mosca in Siria. L’Alleanza Atlantica contesta la violazione dello spazio aereo della Turchia, Paese Nato, avvenuta ieri e le azioni militari russe che non favorirebbero la sicurezza. Intanto i jihadisti del sedicente Stato Islamico continuano a colpire in Siria e in Iraq. Emanuela Campanile ne ha parlato con Marco Lombardi, docente di Sociologia e gestione della crisi:

R. – La questione siriana è estremamente complicata, deve essere inquadrata in un contesto molto più ampio, quello della Terza Guerra Mondiale, che si gioca in una forma strana. Un concetto, quello della Terza Guerra Mondiale, che Papa Francesco per primo ha usato dichiarare pubblicamente e che condivido in pieno. La Siria è un momento apicale, direi, di questa particolare guerra che si sta giocando con attori, come è stato indicato, estremamente diversi tra di loro. Ci sono Stati nazionali di tutti i tipi, ci sono gruppi terroristici, ci sono multinazionali, ci sono i media… C’è di tutto in gioco, in un gioco che si sta giocando senza regole, e ciascuno soprattutto sta giocando in funzione dei propri interessi.

D. – Impossibile, dunque, prevedere quello che sarà un nuovo assetto?

R. – E’ estremamente difficile, considerando Is come la più grande minaccia che abbiamo mai avuto, per quanto riguarda il terrorismo. Ma devo dire che l’evoluzione a cui stiamo assistendo sta andando verso un “redde rationem” che va oltre il problema del Califfato e che sta dando spazio a questa Russia che fa i suoi interessi, comprensibili, anche se non giustificabili.








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