2015-10-03 08:08:00

Lampedusa: secondo anniversario del naufragio del 3 ottobre


Il 3 ottobre di due anni fa, un barcone con centinaia di migranti si inabissò al largo di Lampedusa, portando via con sé la vita di 368 persone. Un’immane tragedia che mostrò all’Europa la vera misura dell’emergenza immigrazione. Molte le iniziative di commemorazione delle vittime previste per oggi sull’isola. Ce ne parla Marco Guerra:

Erano circa le 4 del mattino del 3 ottobre 2013, quando un barcone proveniente dal porto libico di Misurata, con a bordo centinaia di migranti, in prevalenza eritrei, e fra i quali molte donne e bambini,  prese fuoco e affondò a largo delle coste di Lampedusa. I morti furono 368, 20 i presunti dispersi, 155 i superstiti salvati, diversi dei quali in questi giorni sono tornati sull’isola per prendere parte alla seconda ‘Giornata della memoria e dell'accoglienza’ per la commemorazione delle vittime. Le iniziative, promosse da diverse organizzazioni – fra cui Save the Children, Amnesty International, Medici Senza Frontiere e l’Ordine di Malta - sono iniziate il primo ottobre e culmineranno oggi a mezzogiorno, con la cerimonia in mare della Guardia Costiera. Poi, nel pomeriggio, alle 17, comincerà la veglia interreligiosa animata dalla Comunità di Sant'Egidio, la diocesi di Agrigento e le chiese riformate. A seguito del tragico naufragio di due anni fa il governo italiano varò la missione navale militare e umanitaria ‘Mare nostrum’, a cui seguì quella europea Frontex Plus che, nei prossimi giorni, entrerà nella seconda fase che prevede il contrasto agli scafisti in acque internazionali. Ciò nonostante nel 2015 sono già quasi 3.000 le vittime del Mediterraneo. Un flusso che non accenna a fermarsi. Per oggi è infatti previsto l’arrivo a Pozzallo di una nave con 123 migranti soccorsi nel canale di Sicilia.

 

 

 








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