2015-10-02 11:09:00

Panama. La Chiesa: stop gioco d’azzardo, fabbrica di poveri


Il governo panamense intervenga per fermare il danno che le case da gioco stanno causando alle famiglie nelle zone più povere del Paese: è quanto ha chiesto il vescovo di Santiago de Veraguas, mons. Audilio Aguilar Aguilar, durante la celebrazione in onore di San Michele Arcangelo, patrono di Atalaya, il 29 settembre. Lo riferisce l’agenzia Fides. Lamentando il fatto che "ci sono molte persone che frequentano queste case da gioco e vi lasciano i loro stipendi”, il presule ha sottolineato che “così aumenta la povertà nei piccoli paesi dell'interno".

Sperperare denaro al gioco, peccato che offende Dio
Inoltre, mons. Aguilar ha evidenziato che in tutto il Paese ci sono innumerevoli casinò e tante persone trascorrono la notte praticando il gioco d'azzardo: "Ci sono persone che spendono molto denaro per questo – ha detto – E’ un peccato che offende Dio, perché quanto si guadagna deve essere usato per ciò che è necessario per la casa".

Tabacco, benzina e gioco d’azzardo: le imposte più importanti del Paese
Le imposte più significative dell'economia di Panama, secondo i dati raccolti da pubblicazioni locali, vengono dalle tasse sul tabacco, la benzina e il gioco d'azzardo (lotteria e case da gioco). All'inizio di questo anno, il governo aveva proposto di risolvere il problema delle pensioni molto basse con l’aumento della tassa sul gioco d'azzardo. Sebbene sia difficile indicare cifre esatte, due anni fa più di una fonte segnalava che il denaro ricavato dal gioco d’azzardo in un solo anno in tutta Panama, avrebbe potuto pagare gli stipendi a 40 mila insegnanti di scuola per cinque anni. (C.E.)








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