2015-10-01 14:30:00

Parigi: Bartolomeo a celebrazione ecumenica per salvaguardia del creato


Giovedì 3 dicembre, nel cuore dei lavori della Conferenza internazionale Onu sul cambiamento climatico, Cop 21, in programma dal 30 novembre all'11 dicembre, le Chiese cristiane si danno appuntamento a Parigi nella cattedrale di Notre-Dame per “una celebrazione ecumenica per la salvaguardia del creato”. La predicazione è affidata al patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, considerato per il suo impegno un leader spirituale del movimento cristiano per l’ambiente. La celebrazione ecumenica è solo una delle tante iniziative che le Chiese promuovono a Parigi per spingere i leader mondiali a prendere azioni decisive per limitare il riscaldamento climatico che sta mettendo a rischio la sopravvivenza del nostro Paese. 

Appello del Consiglio delle Chiese cristiane in Francia
Il calendario delle attività - riferisce l'agenzia Sir - è stato presentato nei giorni scorsi a Parigi dal Consiglio delle Chiese cristiane in Francia che ha lanciato un messaggio ai leader mondiali. “Noi chiediamo ai responsabili politici ed economici, in particolare, a coloro che sono riuniti alla Cop 21, di prendere le decisioni necessarie per limitare il riscaldamento a 2 gradi centigradi affinché i nostri fratelli e sorelle più vulnerabili e le generazioni future non ne siano vittime”.

Digiuno e pellegrinaggi per il clima
Numerose le iniziative messe in campo: il 1° dicembre le Chiese si uniranno (come già stanno facendo da un anno ogni primo del mese) al “digiuno per il clima”, una campagna di sensibilizzazione avviata a livello mondiale in “solidarietà con le popolazioni colpite dagli effetti del cambiamento climatico”. Dal mese di settembre sono partiti da diverse città dell’Europa “pellegrinaggi per il clima” a piedi verso Parigi. Da qualunque parte si parta, l’arrivo in città è previsto per il 27 novembre, giorno in cui è in programma una “Serata per il clima”. Poi il giorno dopo, il 28, tutti confluiranno a Saint-Denis (non lontano dal luogo della Cop21) per una “marcia” al termine della quale verranno consegnate ai leader dei governi una serie di petizioni. 

I più deboli e più poveri, vittime dei cambiamenti climatici
“Gravi sono i pericoli che corre il mondo a causa dei cambiamenti del clima che sono causati da un uso improprio che fanno gli esseri umani delle risorse a loro disposizione”, scrivono i leader delle Chiese nel messaggio. “Sentiamo un obbligo impellente di affrontare le cause di questo degrado. Siamo testimoni della sofferenza incommensurabile che provoca”, in particolare sui “più deboli e i più poveri tra noi”: “Consapevoli dell’impatto dello stile di vita nei Paesi più sviluppati, dobbiamo mettere in discussione la nostra logica di consumo adottando pratiche di sobrietà e semplicità”. (R.P.)








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