L'iniziativa militare unilaterale della Francia, che nei giorni scorsi ha dato inizio a incursioni aeree contro le basi del sedicente Stato Islamico in territorio siriano, rappresenta “un altro episodio nella serie di azioni e scelte sconsiderate compiute dalle potenze occidentali nel quadro dei conflitti che stanno massacrando i popoli del Medio Oriente”. E' questo il giudizio perentorio espresso dal vescovo Abou Khazen, vicario apostolico di Aleppo per i cattolici di rito latino, in merito ai raid aerei in terra siriana ordinati dal governo francese, giustificati con l'intenzione di colpire le roccaforti del terrorismo jihadista.
Scelte della Francia insensate e contraddittorie
“E' dall'inizio della guerra - aggiunge all'agenzia Fides il vescovo Abou Khazen -
che ci chiediamo cosa davvero muova la Francia nelle sue scelte. Viene da pensare
agli interessi economici, ma non so se questo basta a giustificare certe linee-guida
così insensate e contraddittorie, come la scelta di sostenere e accreditare i ribelli,
unita ai bombardamenti degli ultimi giorni, indirizzati contro quello Stato Islamico
che non avrebbe mai assunto tanta forza se non avesse avuto appoggi e finanziamenti
da parte dei Paesi dell'area, più allineati con l'Occidente”.
Gli altri bombardano... ed i siriani muoiono
Negli ultimi giorni – aggiunge il vicario apostolico di Aleppo – la situazione nella
città-martire siriana ha segnato qualche momento di calma: “Qui sono tutti tanto contenti
perchè l'acqua arriva e l'elettricità funziona per almeno due ore al giorno, poveretti...
Gli altri bombardano, e a morire è questa gente, che ha già perso tutto e non ha più
altro da difendere... Parlano tanto di democrazia e di diritti umani: che ci lascino
almeno il diritto alla vita”. (G.V.)
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