2015-09-28 15:00:00

Messaggio Papa Giornata Gioventù: misericordia non è buonismo


La gioia di Dio è perdonare, la misericordia non è “buonismo”, né sentimentalismo: così scrive ai giovani Papa Francesco nel Messaggio per la 31.ma Giornata mondiale della gioventù, in programma a Cracovia nel 2016. Nel documento, il Pontefice esorta i ragazzi a “portare la fiamma dell’amore misericordioso di Cristo” nella vita quotidiana, mettendo in pratica, ogni mese, un’opera di misericordia corporale ed una spirituale. Il servizio di Isabella Piro:

È una Gmg davvero speciale quella che si terrà a Cracovia a luglio del prossimo anno: sarà, infatti, la prima ad essere celebrata, a livello mondiale, dopo la canonizzazione dei Giovanni Paolo II, che delle Gmg fu l’ideatore, e soprattutto si inserirà nell’Anno Santo della Misericordia, indetto da Papa Francesco. Quello che aspetta i ragazzi in Polonia sarà, dunque, un vero e proprio “Giubileo dei giovani”.

La misericordia è realtà concreta che include sempre il perdono
“Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia” è il motto della Gmg ed il Papa esorta i giovani a comprendere che l’amore di Dio per il suo popolo è come quello di una madre, di un padre per il proprio figlio: un amore capace di “fare spazio all’altro dentro di sé, di sentire, patire, gioire con il prossimo”, un amore “fedele, che perdona sempre”. Per questo, ricorda il Pontefice, “nella misericordia è sempre incluso il perdono”, perché non si tratta “di un’idea astratta, ma di una realtà concreta”. In Gesù – sottolinea il Papa – “tutto parla di misericordia”, anzi “Egli stesso è misericordia”, e la “sintesi di tutto il Vangelo” sta in questo: “la gioia di Dio è perdonare”.

Il confessionale, luogo di misericordia: Dio perdona sempre
Poi, il Papa torna indietro con la memoria e ricorda quando, a 17 anni, l’incontro con un sacerdote, durante la Confessione, gli cambiò la vita: di qui, l’invito ai ragazzi ad accostarsi al sacramento della Riconciliazione, perché “quando apriamo il cuore con umiltà e trasparenza, possiamo contemplare in modo molto concreto la misericordia di Dio”. “Dio ci anticipa sempre, ci cerca da sempre e ci trova per primo”, continua Papa Francesco, ed allora sarà bello “incontrare il suo abbraccio misericordioso” scoprendo il confessionale come “il luogo della misericordia”, perché “il Signore ci perdona sempre” e posa su di noi “uno sguardo d’amore infinito, che al di là di tutti i nostri peccati, limiti e fallimenti, continua a fidarsi di noi ed a guardare alla nostra esistenza con speranza”.

La croce, segno dell’amore smisurato di Dio per l’umanità
Quindi, il pensiero del Papa va al “segno più eloquente della misericordia di Dio”, ovvero  la croce, come quella che fu donata da Papa Wojtyła ai giovani nel 1984: essa dimostra che l’amore di Dio è “senza misura”, perché in Lui “troveremo sempre l’amore incondizionato che riconosce la nostra vita come un bene e ci dà sempre la possibilità di ricominciare”.

Misericordia non è buonismo, né sentimentalismo. In gioco credibilità dei cristiani
Ma la misericordia – mette in guardia il Pontefice – non si riceve soltanto, si mette anche in pratica. Anzi: “Saremo veramente beati e felici soltanto se entreremo nella logica divina del dono, dell’amore gratuito, se scopriremo che Dio ci ha amati infinitamente per renderci capaci di amare come Lui, senza misura”. Come diventare, allora, strumenti di misericordia verso il prossimo, ricordando che “la misericordia non è ‘buonismo’, né mero sentimentalismo”, perché in essa è in gioco “la nostra credibilità di cristiani nel mondo di oggi?

Mettere in pratica un’opera di misericordia ogni mese
E qui il Papa dà ai giovani un suggerimento concreto: scegliere, tra gennaio e luglio 2016, un’opera di misericordia corporale ed una spirituale da mettere in pratica ogni mese, perché il messaggio della Divina Misericordia è “un programma di vita molto concreto ed esigente” che implica delle opere, tra le quali la più difficile è “quella di perdonare chi ci ha offeso, chi ci ha fatto del male”, chi ci è nemico.

Giustizia e misericordia devono camminare insieme
Tanti giovani, continua il Papa oggi si dicono “stanchi di questo mondo così diviso, in cui si scontrano sostenitori di fazioni diverse, ci sono tante guerre e c’è addirittura chi usa la propria religione come giustificazione per la violenza”. Ma “l’unica via per vincere il male – ribadisce Francesco – è la misericordia”: la giustizia è necessaria, ma non sufficiente, perché “giustizia e misericordia devono camminare insieme”.

Cracovia ci aspetta con braccia e cuore aperti! Non abbiate paura!
“Cracovia ci aspetta con le braccia ed il cuore aperti!” dice ancora il Papa ai giovani, invitandoli a fissare gli occhi di Dio “colmi di amore infinito ed a lasciarsi raggiungere dal suo sguardo misericordioso”, “capace di cambiare la vita”, “guarire le ferite dell’anima”, “saziare la sete d’amore, di pace, di gioia e di felicità vera”. “Venite a Lui e non abbiate paura! – è l’accorato appello del Papa ai ragazzi – Lasciatevi toccare dalla sua misericordia senza limiti per diventare apostoli della misericordia in un mondo ferito da egoismo, odio e tanta disperazione”. Portate “la fiamma dell’amore misericordioso di Cristo” nella vita quotidiana e “sino ai confini della terra”, conclude il messaggio, ed il Papa vi accompagnerà con la sua preghiera. 

Terza Gmg della storia coincidente con un Giubileo
Da ricordare che nel 2016 sarà la terza volta che un raduno internazionale dei giovani coincide con un Anno giubilare. Così accadde nel 1983-84, durante l’Anno Santo della Redenzione, e poi nel il Grande Giubileo del 2000, quando più di due milioni di giovani di circa 165 paesi si riunirono a Roma per la 15.ma Gmg.








All the contents on this site are copyrighted ©.