2015-09-28 14:00:00

Gerusalemme: nuovi scontri alla Spianata delle Moschee


Sono proseguiti questa mattina gli scontri alla Spianata delle Moschee di Gerusalemme  - teatro di tensioni tra palestinesi e israeliani da più di due settimane – dove un gruppo di giovani palestinesi si è barricato ieri sera all’interno della moschea di Al Aqsa. Il loro obiettivo è di impedire l’ingresso nell’area agli israeliani che vi si volessero recare in occasione della festività ebraica di Sukkot, la festa delle capanne, in cui gli ebrei ricordano la fuga del popolo d’Israele dall’Egitto attraverso il deserto. Le celebrazioni, per quella che è una delle festività ebraiche più importanti dell’anno, durano otto giorni e sono cominciate sabato sera.

Chiuse tutte le porte d'accesso alla Spianata
Le autorità hanno imposto severe limitazioni all’accesso dei palestinesi e tutti i fedeli che si trovavano sul posto dopo la preghiera del mattino sono stati evacuati dalle forze dell’ordine che consentono l’ingresso solo ai palestinesi di più di 50 anni. Una misura imposta regolarmente nei periodi di tensione. Tutte le porte d’accesso alla Spianata sono chiuse e, all’esterno, si concentrano gruppetti di palestinesi che scandiscono slogan in difesa delle moschee. La festa di Sukkot attira solitamente numerosi israeliani nella città vecchia di Gerusalemme, alimentando – di conseguenza – tensioni con i palestinesi.

I musulmani accusano Israele di voler modificare lo 'status quo'
​ La Spianata delle Moschee, terzo luogo santo dell’Islam, che si estende sopra il Monte del Tempio, il sito più sacro dell’ebraismo di cui non permane – in basso - che il Muro del pianto, è al centro di violenze e scontri da diverse settimane. I musulmani accusano le autorità di voler modificare lo ‘status quo’ in base al quale gli ebrei possono entrare sulla Spianata ma non hanno il diritto di pregare. (A.d.L.)








All the contents on this site are copyrighted ©.