2015-09-27 11:42:00

500 migranti soccorsi nel Mediterraneo. 17 morti davanti la Turchia


Nelle ultime 24 ore almeno 500 migranti sono stati tratti in salvo in sette distinte operazioni di soccorso nel canale di Sicilia. E dal 7 ottobre partirà la fase due dell’operazione EU Navfor Med, con gli interventi in acque internazionali per fermare gli scafisti. Si continua a morire, invece, nel mar Egeo. 17 migranti sono annegati nel naufragio davanti alle coste di Bodrum, in Turchia. Intanto il segretario generale dell'Onu, Ban Ki Moon, ha chiesto al presidente ungherese, Janos Ader, che vengano garantiti i diritti umani dei profughi. Non si ferma, infatti, il flusso sulla rotta balcanica, come ci racconta la nostra inviata in Ungheria, Fausta Speranza, al seguito della delegazione del Parlamento europeo, guidata dall’eurodeputata Silvia Costa:

Siamo a Egyelshalom, al confine tra Ungheria e Austria: si continuano a vedere profughi. Nelle ultimissime ore, 10 mila. Uomini, donne, bambini, famiglie della classe media di Siria, Iraq e Afghanistan che raccontano storie di guerra e di violenza. Persone che cambiano volto quando, scesi dal treno in arrivo dal Sud, vengono autorizzate a salire sugli autobus ancora messi a disposizione. Formalmente, l’Ungheria ha chiuso tutte le frontiere ma ancora passano, e stiamo assistendo a una dignitosa accoglienza per il passaggio obbligato verso l’Austria, in attesa che sia completato il muro anche con la Croazia, dopo quello con la Serbia; e in attesa, soprattutto, che l’Europa e il mondo si ritrovino alla Conferenza sulle migrazioni organizzata dal segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, per il 30 settembre.








All the contents on this site are copyrighted ©.