2015-09-25 14:00:00

Philadelphia. Il sindaco: il Papa nella culla della democrazia


La città di Philadelphia è in festa per l’imminente arrivo del Papa, che domani abbraccerà le famiglie del Meeting Internazionale 2015. Ma quale città troverà Francesco? Il nostro inviato Massimiliano Menichetti lo ha chiesto al sindaco di Philadelphia, Michael Nutter:

R. – Philadelphia historically has been a great international city…
Philadelphia è storicamente una grande città internazionale, che molti conoscono come luogo dove sono nate libertà e democrazia per gli Stati Uniti d’America. E’ una grande città di antica tradizione industriale. Abbiamo fatto di tutto: c’è stato un momento in cui eravamo il "laboratorio" del mondo. Siamo una grande città di commercio internazionale. Con il tempo, abbiamo avuto anche noi problemi con l’economia e con il trasporto navale, ma Philadelphia continua a rinascere: è una città che mai interrompe il suo cammino in avanti.

D. – Due grandi eventi: il Papa incontra le Famiglie del World Meeting of Families, cosa vi aspettate?

R. – This is an incredible moment…
Per noi, è un momento incredibile e dà lustro a una grande città con una storia meravigliosa, Philadelphia, ma anche una città che sta vivendo una rinascita nell’arte e nella cultura, nelle opportunità di lavoro, per quanto riguarda le innovazioni, l’istruzione, la medicina, le scienze della vita, i farmaci, la sostenibilità… Ci sono così tante cose da fare, a Philadelphia: in questa nostra grande città c’è veramente tutto per tutti … Quindi, metteremo Philadelphia sotto i riflettori, ci vanteremo della nostra città, daremo il benvenuto al mondo nella città dell’amore fraterno.

D. – Quali sono state le maggiori difficoltà che avete incontrato nel pianificare l’evento?

R. – Well, maybe not so much difficulties, but certainly some challenges…
Magari non tante difficoltà, ma sicuramente alcune sfide. Prima di tutto, Papa Francesco è assolutamente popolare nel mondo e sicuramente negli Stati Uniti d’America, e quindi ci saranno molte persone. Dobbiamo garantire, ovviamente, prima di tutto, la sua sicurezza. Allo stesso tempo, come sappiamo tutti, Francesco ha genuino piacere al contatto con la gente: vuole essere vicino alla gente e vuole che la gente possa essere intorno a lui, che lo possa toccare e gli possa parlare, vuole stringere le mani… Quindi, il primo pensiero è la sua sicurezza ma al contempo garantire il più ampio accesso possibile alla sua persona. Questa è una bella sfida, ma riusciremo a risolverla. Per la maggior parte del tempo, il Papa sarà libero di fare quello che vorrà.








All the contents on this site are copyrighted ©.