2015-09-25 07:30:00

Giornata per bimbi in ospedale, Abio: "Regalare un sorriso"


Sabato 26 settembre è la giornata nazionale per i bambini in ospedale organizzata dall’associazione Abio. Saranno circa 5000 i volontari presenti in 150 piazze d’Italia per raccontare il loro impegno vicino ai bambini e agli adolescenti in ospedale. Un appuntamento per far conoscere a sempre più persone il mondo del volontariato, contribuendo con il proprio tempo o il proprio sostegno a far crescere i progetti di Abio nei reparti di pediatria. Maria Caterina Bombarda ha intervistato Eugenio Bernardi presidente di Abio Roma onlus:

R. –E’ una giornata per noi fondamentale perché abbiamo visto che tante persone si avvicinano e diventano nostri volontari semplicemente per aver incontrato un banchetto Abio, per averci conosciuto. La finalità è doppia: sensibilizzazione e sostegno economico che poi serve alle sedi per pagare i corsi di formazione, comprare i giocattoli, fare sale gioco negli ospedali e quello che serve per far stare meglio il bambino nella sua famiglia.

D. – Voi siete presenti in oltre 200 reparti e riuniti in 66 associazioni locali, qual è il servizio che svolgete ogni giorno?

R. – Il nostro compito è cercare di umanizzare l’ospedale e quindi di renderlo sempre di più a misura di bambino e quindi ricreargli intorno l’ambiente ludico, l’ambiente famigliare che vive a casa, a scuola. Ma soprattutto farli giocare, distrarli, far passare loro una giornata in ospedale che sia come se fosse a casa. In più, cerchiamo di dare un supporto alla famiglia che il bambino ha alle spalle.

D. –Quanti volontari hanno aderito negli ultimi anni alla vostra associazione?

R. – Oggi come oggi i nostri volontari sono più di 5 mila in 66 città. Facciamo ogni anno quasi 700 mila ore di servizio volontario compresi i giorni festivi, comprese le festività. Ci sono addirittura gruppi di volontari formati per accompagnare il bambino nel momento della buonanotte, perché negli ospedali si cena presto, quindi presto vengono spente le luci, e a volte il bambino è ancora sveglio, così può avere paura del buio e della notte. Noi abbiamo volontari che accompagnano il bambino nel momento in cui si addormenta. Quindi 700 mila ore di servizio, 5 mila volontari, 200 pediatrie... Fortunatamente sono numeri in crescita!

D. – Il prossimo anno la fondazione Abio compirà 10 anni di presenza sul territorio  nazionale, quali obiettivi per il futuro?

R. – Cercare di essere vicino a ogni bambino ospedalizzato. Quindi cercare di coprire con il tempo tutte le pediatrie in Italia che sono ben più di 200. Ne copriamo già parecchie, ma sono molte quelle da coprire ancora. Non abbiamo la pretesa di essere l’unica associazione in Italia, ma siamo sicuramente la più grande di servizio ai bambini ospedalizzati. L’importante è che accanto al bambino ci sia un volontario che gli faccia passare una giornata serena.

 








All the contents on this site are copyrighted ©.