2015-09-22 16:59:00

Al via Consiglio Ue sulla ricollocazione dei rifugiati


Ricollocare tutti e 120mila i richiedenti asilo presenti in Italia e Grecia. È la proposta emersa al vertice degli ambasciatori dei 28 paesi Ue, che ha preceduto il Consiglio dei ministri degli Affari Interni in programma nel pomeriggio a Bruxelles. Resta tuttavia da superare lo scoglio delle quote obbligatorie che vengono rifiutate da Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia.  Il servizio di Marco Guerra:

Proverranno tutti da Italia e Grecia 120.000 rifugiati da redistribuire nei paesi Ue. I 54mila presenti al momento in Ungheria non faranno parte di questo gruppo, perché Budapest ha rinunciato al ricollocamento per poi non subire il sistema del quote obbligatorie. Questa  la proposta su cui dovrà esprimersi il Consiglio dei ministri degli Affari Interni. Arrivando a Bruxelles, il ministro tedesco ha definito inaccettabile un mancato accordo e dalla Svezia – il secondo Paese per numero di richiedenti asilo accolti - esprimono ottimismo "sulla possibilità di trovare una soluzione comune. Mentre, in caso di mancata unanimità, il ministrodegli interni italiano, Angelino Alfano, si è detto favorevole al voto a maggioranza qualificata. Sulla stessa linea  la presidenza di turno lussemburghese che ha paventato il ricorso ai trattati comunitari se non verrà trovata un’intesa. Intanto resta chiusa ai mezzi pesanti la frontiera serbo-croata di Batrovci, un’iniziativa che ha causato 10 km di fila di camion e che è stata adottata da Zagabria in polemica con Belgrado, accusata di  smistare masse di migranti. Si segnala anche lo stop dei treni tra la Baviera e Salisburgo fino al 4 ottobre. Ad ogni modo, secondo l’Osce, nel 2015 l’Europa raggiungerà  il numero record di un milione di rifugiati. 








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