2015-09-21 08:48:00

Immigrazione: ancora una tragedia del mare


Una nuova tragedia del mare ieri ha segnato i viaggi della disperazione. Un naufragio al largo delle coste turche ha fatto registrare 13 vittime fra cui 4 bambini. 20 persone sono state tratte in salvo, mentre altre 13 sono disperse. Sul fronte balcanico resta tesissima la situazione. A Tovarnik, in Croazia a ridosso della frontiera serba, centinaia di migranti si sono accalcati sui pochi treni a disposizione diretti al confine ungherese. 2mila profughi hanno attraversato la frontiera tra Serbia e Croazia nelle ultime 12 ore, diretti in Germania. Il servizio di Paola Simonetti:

Una collisione violenta con un traghetto e un gommone salpato dal porto turco di Canakkale carico di disperati si ribalta provocando la morte di 13 persone tra cui quattro bambini, proprio al largo della Turchia. Tentavano di raggiungere l'isola greca di Lesbo. Si tratta del secondo naufragio registrato ieri nelle acque dell'Egeo. Ma il flusso di profughi in fuga verso l'Europa non si ferma neanche nel Canale di Sicilia, dove gli equipaggi impegnati nell'operazione Frontex hanno soccorso oltre 4500 migranti di diverse nazionalità.  Sul fronte balcanico, intanto, resta alta l'emergenza migranti: a Tovarnik, in Croazia al confine serbo, centinaia di profughi si sono accalcati nei pochi treni disponibili diretti al confine ungherese. Una situazione esplosiva che ha rischiato di sfuggire di mano alle forze dell'ordine alle prese con diverse risse fra gli stessi migranti. Almeno in 2mila profughi hanno attraversato la frontiera tra Serbia e Croazia nelle ultime 12 ore diretti in Germania. Per quelli che attraversano a piedi il confine, arrivando a Tovarnik, l'esercito di Zagabria ha allestito tende per 5mila persone. Da mercoledì scorso, in Croazia sono entrati più di 21mila rifugiati.








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