2015-09-20 15:33:00

Mons. Figueiredo: Usa pronti a lasciarsi sorprendere da Francesco


Negli Stati Uniti cresce l’attesa per l'arrivo di Francesco. Il Papa arriverà martedì 22 settembe a Washington: fitto il calendario degli incontri dal colloquio con il presidente Obama agli interventi al Congresso Usa e alle Nazioni Unite dove è in corso la 70.ma Assemblea Generale che sta programmando l’agenda dei prossimi 15 anni. Il viaggio del Papa terminerà a Philadelphia con l’Incontro mondiale delle famiglie. Tra gli eventi centrali anche quello con i vescovi degli Stati Uniti d’America nella Cattedrale di San Matteo a Washington. Sulle attese per questo viaggio, il nostro inviato Massimiliano Menichetti ha parlato con mons. Anthony J. Figueiredo direttore spirituale del Pontificio Collegio Americano del Nord:

R. - Penso certamente che il Papa affronterà tanti temi soprattutto la gioia del Vangelo, l’evangelizzazione, andare, uscire verso le periferie specialmente verso i poveri di spirito. Ci saranno alche altri temi come quello sociale, l’immigrazione, la cura del Creato. Ma allo stesso tempo penso che lui lancerà una sfida ai vescovi, ai preti: essere veri pastori che rimangono - secondo la sua famosa espressione – “con l’odore delle loro pecore”.

D. - Essere veri pastori comporta anche la missionarietà, la testimonianza…

R. - La sfida più importante che questo Papa lancia è quella di passare da una pastorale di conservazione dove noi rimaniamo delle nostre chiese, nelle nostre cattedrali e la gente viene da noi, ad una pastorale di evangelizzazione. Noi dobbiamo uscire perché la prima missione della Chiesa, come ha fatto Gesù – stiamo seguendo le sue orme – è di andare dalla pecora perduta e chiamarla per entrare nella Chiesa.

D. – Il Papa andrà a Philadelphia per l’Incontro Mondiale delle Famiglie. Quanto è importante il sostegno alle famiglie negli Stati Uniti in questo momento?

R. - Siamo contentissimi che il Papa andrà a Philadelphia, perché oggi ci sono tante sfide riguardo la famiglia, dal matrimonio, alla composizione della famiglia ... Credo profondamente che la sfida sia quella di incoraggiare la famiglia composta da un padre, da una madre, dai figli,  incoraggiare a compiere questa scelta, sostenerla perché è una cellula fondamentale per la società, che dà tanti frutti per tutti anche per la chiesa, come le vocazioni ...

D. - Un’altra realtà è quella dei migranti. Cosa sta facendo la chiesa negli Stati Uniti e cosa vi aspettate su questo tema dal Papa?

R. – Ci sono undici milioni di migranti non regolari negli Stati Uniti ad oggi; ogni anno ne arrivano 300 mila. Che cosa dobbiamo fare? Penso che la prima cosa sia rispettare e accogliere perché ogni persona ha una sua dignità. Loro vengono per cercare lavoro, per sostenere le loro famiglie, tutti vogliamo questo! Allo stesso tempo è vero che lo Stato ha il compito di proteggere le frontiere, ma prima deve venire sempre la persona con la sua dignità, specialmente coloro che sono i più deboli e credo che oggi siano i migranti.

D. - Nella sua ultima Enciclica Laudato si', il Papa parla della cura del Creato. In che modo i vescovi sono impegnati su questo tema negli Stati Uniti?

R. – Questa Enciclica è stata una cosa molto bella, perché ci chiama! Tanti vescovi oggi stanno predicando, stanno scrivendo, hanno partecipato a questa prima giornata del Creato il primo settembre. Anche il presidente della Conferenza episcopale, mons. Kurtz, ha detto di vedere tutto questo come un dono. Questa è la gratuità di Dio. Allora oggi bisogna proteggere questa creazione per contemplare Dio e per i nostri figli e per il loro futuro. Oggi i vescovi fanno questo.

D. – Una piaga che ha colpito gli Stati Uniti è stata quella della pedofilia. Papa Francesco è stato coraggioso e risoluto …

R. – Coraggioso, Papa Francesco, anche seguendo Papa Benedetto. E’ vero: certamente è una piaga enorme che ha ferito anche la società nel suo insieme; ci sono ancora le conseguenze di queste piaghe. Papa Francesco ha già rimosso due vescovi di diocesi molto, molto importanti: ha dato un segno molto importante in merito al fatto che siamo seri al riguardo.

D. - Che cosa si attendono i vescovi degli Stati uniti dal Papa?

R. - Siamo veramente in grande attesa. È il quarto Papa che si reca in visita negli Stati Uniti e chi viene qui lascia sempre la sua impronta. Questo Papa ci sorprende. Allora, lasciamoci sorprendere da Papa Francesco e non saremo delusi.








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