“Chi entra in Europa, non dovrebbe aver paura di annegare o soffocare. E dovrebbe ottenere una procedura di asilo equa. Si tratta di norme minime che devono essere applicate in tutta Europa”. È il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e presidente della Commissione degli episcopati dell’Unione europea (Comece), a parlare così al termine di un incontro con il presidente della Conferenza delle Chiese europee (Kek) rev. Christopher Hill, che si è svolto a Monaco.
Preoccupazione per la situazione critica di rifugiati e richiedenti asilo
I due rappresentanti delle Chiese cristiane nell’Unione
europea - si legge in un comunicato diffuso dalla Comece e dalla Kek e ripreso dall’agenzia
Sir - si dicono profondamente preoccupati per l’attuale contesto europeo, in particolare
per la situazione critica dei rifugiati e richiedenti asilo e il suo importante impatto
umanitario nel continente. I due presidenti esprimono quindi, a nome delle Chiese
cristiane in Europa, la loro solidarietà a “chi viene in Europa per tentare di trovarvi
sicurezza”. “La situazione di tutti coloro che soffrono in Medio Oriente, compresi
i cristiani in pericolo in quella regione, resta prioritaria nelle nostre preghiere
e nelle nostre discussioni con le istituzioni europee”, ha sottolineato il rev. Hill.
Risolvere danni collaterali della crisi economica europea
Nel corso del loro incontro, il rev. Hill e il cardinale
Marx hanno anche parlato della crisi economica in Europa e dello sforzo di trovare
una soluzione per risolvere i “danni collaterali” che si registrano a livello sociale,
come la disoccupazione dei giovani. Nel colloquio si è affrontata anche la crisi
ecologica in Europa e nel mondo e gli sforzi compiuti da Comece e Kek perché “le Chiese
siano percepite” dall’Ue come “partner costruttive nella realizzazione del progetto
europeo”. (I.P.)
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