2015-09-17 08:02:00

Migranti verso la Croazia. Merkel chiede vertice dell’Ue


Prosegue la chiusura totale delle frontiere Ungheresi. Ieri ad Horgos, al confine con la Serbia, sono avvenuti duri scontri tra la polizia magiara e centinaia di migranti. Il flusso della rotta balcanica si sposta quindi verso la Croazia che ha dato il via libera al passaggio sul suo territorio. Intanto la cancelliera tedesca Merkel insiste per un vertice straordinario dei capi di stato europei sull’immigrazione e sull’attivazione dei cosiddetti hotspot – i centri di identificazione gestiti dall’Ue. Il servizio di Marco Guerra:

Idranti, gas lacrimogeni e spray orticante la polizia ungherese ha usato ogni mezzo per fermare centinaia di migranti che cercavano di sfondare la barriera di filo spinato alla frontiera con la Serbia. Il bilancio di una giornata di tensioni è di almeno 300 migranti e 20 poliziotti rimasti feriti. E sono oltre 300 i profughi arrestati dopo tre giorni dall’entrata in vigore della legge anti-immigrazione voluta dal presidente Orban, il quale ha annunciato la volontà di estendere il muro anche lungo i confini con la Romania e la Croazia. La nuova strada verso il cuore dell’Ue passa, infatti, proprio per il territorio croato, sul quale fra l’altro si segnala il rischio delle mine presenti nelle campagne limitrofe alla Serbia. Solo ieri le autorità di Zagabria hanno contato circa 1200 ingressi, ne attendono almeno 4000 nei prossimi giorni. In questa reazione a catena, la Slovenia ha reso noto che non creerà corridoi verso altri Paesi Ue ma esaminerà le richieste di asilo. Intanto diversi Paesi Ue, con in testa la Merkel, spingono per l’attivazione degli hotspot in Grecia e Italia, paesi di approdo dei migranti. Noi siamo pronti ha risposto il ministro degli interni italiano Alfano, ma si attivi contemporaneamente la redistribuzione dei richiedenti asilo. 








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