2015-09-17 15:30:00

Le spoglie di Santa Maria Goretti in pellegrinaggio negli Usa


Fino a novembre viaggeranno negli Stati Uniti le reliquie del corpo di Santa Maria Goretti, uccisa a 11 anni all'inizio del secolo scorso durante un tentativo di stupro a Nettuno. E’ la seconda volta che i resti della 'Santa Bambina' lasciano l'Italia: il “pellegrinaggio della misericordia” partirà da Newark, New Jersey, il 21 settembre, per poi precedere Papa Francesco a Filadelfia il 24 e 25, nei giorni del Meeting Mondiale delle Famiglie. Tappa, poi, a New York con una giornata, il 28, di venerazione nella cattedrale di San Patrizio e poi, via via, il pellegrinaggio della Santa si snoderà tra parrocchie e cattedrali, prigioni e anche un braccio della morte presso la Holy Cross di Boston. Altre tappe in 25 diocesi cattoliche su 16 Stati, tra cui anche le arcidiocesi di Detroit, Chicago, Atlanta, Houston, e Oklahoma City. Al microfono di Francesca Di Folco, i particolari del viaggio da padre Giovanni Alberti, rettore del santuario di Nettuno:

R. - È un evento grandioso, soprattutto tenendo conto che questo pellegrinaggio è stato voluto dai vescovi e dai cardinali americani in preparazione al Giubileo della Misericordia. Il fatto che il Papa sia presente in questo luogo, in questi giorni per noi è motivo di grande orgoglio e forza. Questo viaggio di Maria Goretti negli Stati Uniti è stato voluto perché la Misericordia di Dio si esprime anche attraverso la santità di questa bambina che ha perdonato l’uccisore permettendo a quest’ultimo di rinascere e di riscoprirsi come uomo e come cristiano.

D. - Quali sono le motivazioni che hanno spinto i vescovi statunitensi a chiedere il pellegrinaggio della santa?

R. - È stata fatta una richiesta scritta da parte dei vescovi americani affinché fosse concesso il privilegio di avere il corpo della santa nell’anno del Giubileo della Misericordia. La santa perdonando il suo uccisore – il gesto più eroico della sua santità – ha aperto la strada ad un modo nuovo di vivere le relazioni tra persone addirittura ferite.

D. - Considerando i temi legati alla violenza sulle donne, quanto è attuale ancora oggi il messaggio che la "Santa Bambina" trasmette a noi tutti?

R. - Penso che non ci sia bisogno di rimarcare questo perchè basta aprire i giornali dove quotidianamente vediamo come c'è veramente poco rispetto per la donna, il suo mondo, la sua sensibilità. Anche in questo campo, ma non solo in questo campo, Maria Goretti apre le strade ad un messaggio nuovo che vuole essere anche qui di rispetto, perdono e di amore.

D. - L’importanza del perdono prende forma viva in relazione alla tappa in cui le reliquie della Santa entreranno nel braccio della morte di una prigione …

R. - Sarà certamente un momento molto emozionante perché ricordiamo tutti la storia dell’uccisore Alessandro Serenelli che ha vissuto una nuova stagione della sua vita grazie al perdono. La sua esperienza ha sollevato l’interesse dell’opinione pubblica perché ha sempre dichiarato che grazie al perdono è riuscito a riscattarsi, a rimarginare le ferite della sua storia, della sua vita ed essere una creatura nuova. Oggi Alessandro Serenelli – è bene saperlo – è sepolto nella chiesa di Corinaldo. Pensare che un uccisore venga sepolto in chiesa, davanti alla tomba di mamma Assunta, ha veramente dello strepitoso.








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