Continua il braccio di ferro all'interno del Pd sulla riforma costituzionale, all'esame in commissione a Palazzo Madama. Strappo della minoranza che abbandona il tavolo di confronto. Il Pd sembra intenzionato a portare il testo subito in Aula. Intanto il Governo è anche alle prese con la delicata questione degli esodati. Servizio di Giampiero Guadagni:
Il 15 ottobre la legge di Stabilità sarà presentata al Senato. Entro quella data il
premier Renzi intende approvare le riforme. Il principale nodo da sciogliere resta
quello dell'articolo 2, quello sulla elettività dei futuri senatori. Il ddl Boschi
prevede che i membri della nuova Camera alta vengano indicati dai consigli regionali;
la sinistra Pd chiede che permanga l'elezione diretta. Mediazione difficile, la minoranza
Pd ha abbandonato il vertice di oggi parlando di binario morto. Il lavoro prosegue,
non è saltato alcun tavolo, taglia corto il ministro Boschi. Mentre il presidente
della Commissione Affari costituzionali del Senato Finocchiaro annuncia l'inammissibilità
degli emendamenti all'articolo 2. Altro tema delicato sul tappeto, quello degli esodati,
persone rimaste senza pensione e senza lavoro in seguito alla legge Fornero. Proptesta
della Lega a Montecitorio e a Palazzo Madama. In mattinata il laeder del Carroccio
Salvini aveva occupato il ministero dell'Economia, davanti al quale si è svolto anche
un presidio dei sindacati confederali. Intanto il premier Renzi, intervenendo all'assemblea
della Coldiretti, annuncia: dal prossimo non si pagheranno più Imu agricola e Irap.
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