“Accogliere i migranti è una grande sfida e una prova per il nostro spirito cristiano”. È quanto afferma l’arcivescovo di Gniezno e primate di Polonia, mons. Wojciech Polak, analizzando le preoccupazioni della popolazione causate soprattutto, a suo parere, delle immagini crudeli del mondo islamico trasmesse dai media. Sono solo il 36% i polacchi che vogliono accogliere, conformemente al sistema delle quote deciso a Bruxelles, i profughi provenienti dal Medio Oriente, mentre il 55% della popolazione è contraria a quella soluzione. Al contempo però - riferisce l'agenzia Sir - il 56% degli abitanti della Polonia accetta di dare ospitalità a immigrati provenienti da altre zone come Ucraina, Armenia o Bielorussia.
Le strutture caritative della Chiesa rispondono positivamente
“Le parrocchie della Chiesa polacca rispondono positivamente all’appello di Papa Francesco
e all’invito ad accogliere i profughi lanciato anche dal presidente dei vescovi polacchi
mons. Stanislaw Gadecki”, sostiene la Caritas polacca, che tramite una fitta rete
di propri Centri si occupa di aiutare i migranti. “Sicuramente coloro che comprendono
la cultura cristiana saranno avvantaggiati”, osserva a questo proposito il presidente
del Consiglio per gli affari sociali della Conferenza episcopale, mons. Jozef Kupny.
“Ciò non significa però che dobbiamo chiudere le porte ai nostri fratelli e sorelle
perché hanno una fede diversa dalla nostra”, aggiunge.
La Chiesa farà tutto il possibile per i migranti
“La Chiesa in Polonia chiamata ad aiutare le persone bisognose nell’Anno della Misericordia
sicuramente farà per i profughi tutto il possibile portando loro sollievo”, si legge
in un messaggio dei vescovi pubblicato l’8 settembre. Il documento sottolinea tuttavia
che “lo sforzo principale del mondo intero dovrebbe essere indirizzato allo spegnimento
dei conflitti a causa dei quali le persone sono costrette a fuggire dal proprio Paese”
e rileva la necessità di portare “aiuto a coloro che soffrono a causa delle guerre
nei Paesi di provenienza”.
A Varsavia manifestazione contro gli immigrati
La questione delle quote decise dall’Ue in Polonia, prima delle elezioni politiche
del 25 ottobre, assume una valenza particolare anche in considerazione delle riflessioni
del Presidente della Repubblica, Andrzej Duda, proveniente dal partito della destra
conservatrice Legge e Giustizia (Pis) e contrario alla politica di Bruxelles che “dimostra
che chiunque riesca ad arrivare in uno dei Paesi dell’Ue troverà accoglienza e potrà
usufruire del welfare”. Oggi a Varsavia è prevista, nonostante il divieto da parte
delle autorità cittadine, una manifestazione contro gli immigrati benché il capo del
governo Ewa Kopacz abbia proposto di aumentare la quota dei 2mila profughi previsti
in Polonia nei prossimi due anni. (R.P.)
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