Anche i vescovi degli Stati Uniti si uniscono all’appello di Papa Francesco per i profughi del Medio Oriente. In una dichiarazione diffusa ieri, il presidente della Conferenza episcopale (Usccb), mons. Joseph Kurtz, esprime piena solidarietà con “il Santo Padre, i vescovi della Siria, del Medio Oriente ed europei e con tutti coloro che hanno risposto alla crisi umanitaria con carità e compassione”, esortando pure i cattolici americani all’accoglienza verso “questi profughi che fuggono da situazioni disperate per sopravvivere”.
Necessari aiuti “più consistenti” dall’amministrazione USA ai rifugiati
“Quale che sia la loro religione o nazionalità - scrive l’arcivescovo di Louisville
- sono tutti esseri umani fatti ad immagine di Dio che meritano il nostro rispetto,
cura e protezione legale dalla persecuzione”. Il presidente dei vescovi rivolge quindi
un appello alla Casa Bianca affinché assista con aiuti “più consistenti” i Paesi europei
e del Medio Oriente “per proteggere e sostenere i rifugiati e aiutare a porre fine
a questo spaventoso conflitto, affinché i rifugiati possano rientrare in patria in
sicurezza”.
La Chiesa americana in prima linea negli aiuti umanitari
Da parte sua - evidenzia mons. Kurtz - la Chiesa americana si è già attivata attraverso
i ‘Catholic Relief Services’ per fornire aiuti umanitari in Medio Oriente e in Europa,
mentre centinaia di agenzie cattoliche e parrocchie continuano ad accogliere profughi
che giungono negli Stati Uniti. “Preghiamo perché la Sacra Famiglia, famiglia migrante
per eccellenza, vegli sulle migliaia di famiglie rifugiate in Europa e nel mondo”,
conclude l’arcivescovo. (L.Z.)
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