2015-09-11 15:03:00

Slovacchia: il 20 settembre, seconda Marcia nazionale per la vita


Non una semplice marcia, ma una vera e propria testimonianza pubblica in favore della vita: questo l’obiettivo della seconda Marcia nazionale per la vita che si terrà a Bratislava, in Slovacchia, il prossimo 20 settembre. Focus dell’iniziativa sarà l’aiuto concreto a donne incinte, madri, bambini e anziani. Ad progettarla – spiega l’agenzia Sir - sono decine di organizzazioni pro-vita e pro-famiglia e migliaia persone, tutti sostenuti dalla Conferenza episcopale locale. “Avere un rispetto innato per la vita è essenziale”, spiegano gli organizzatori, sottolineando però che “non basta essere a favore della vita soltanto fra le mura domestiche, è necessario che esprimerlo in pubblico”.

Lo Stato non discrimini le organizzazioni pro-vita
Dal suo canto, Tomas Kovacik, portavoce dell’iniziativa, invita i partecipanti a dimostrare la “gioia della vita e per la vita”, mentre Marek Michalčík, coordinatore capo della manifestazione, spiega che, purtroppo, le organizzazioni pro-vita e pro-famiglia in Slovacchia sono spesso discriminate in materia di finanziamenti pubblici, proprio a causa delle loro idee e nonostante l’aiuto concreto che forniscono ai più bisognosi, anche colmando le carenze dello Stato.

I vescovi: la maternità non sia marchiata dal pregiudizio
Intanto, nei giorni scorsi, la Conferenza episcopale slovacca, presieduta da mons. Stanislav Zvolensky, ha diffuso una Lettera pastorale in cui si sottolineano alcune discrasie del mondo contemporaneo: la maternità marchiata dal pregiudizio, anziché vista come un’esigenza naturale; l’educazione dei bambini considerata una perdita di tempo e di energie; la definizione di ‘egoisti’ per coloro che vogliono avere più figli, perché le coppie senza figli sono più “produttive ed efficienti”.

Se non si tutela la vita, si distrugge la civiltà
Ciò che hanno in comune tutti questi atteggiamenti, scrivono i presuli, “è la perdita di speranza, la speranza che dare la vita, fare sacrifici e vivere per gli altri abbia un senso. In quest’ottica, il rispetto profondamente radicato verso una donna intesa come madre è visto come un atteggiamento conservatore e fuori moda”. Tuttavia, mettono in guardia i vescovi, “se non aderiamo ai fondamenti più profondi di ogni singola vita umana stabiliti da Dio, condanniamo questa civiltà alla distruzione”. Di qui, l’invito a tutte le persone di buona volontà ad andare a Bratislava e a “testimoniare il senso della vita come un dono sacro che dobbiamo e vogliamo sviluppare e sostenere”. (I.P.)








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