Le famiglie cristiane siano impegnate verso le altre famiglie, abbiano misericordia di quelle ferite o segnate dal fallimento del matrimonio e possano contrastare le colonizzazioni ideologiche. Così il Papa ha anticipato alcuni temi del prossimo Sinodo dei Vescovi sulla famiglia, ricevendo stamane i partecipanti al raduno mondiale delle Équipes Notre-Dame, movimento laicale di spiritualità coniugale, nato in Francia nel 1938. Il servizio di Roberta Gisotti:
Famiglie minacciate da un contesto difficile
“Le coppie e le famiglie cristiane sono spesso nelle
condizioni migliori per annunciare Gesù Cristo alle altre famiglie, per sostenerle,
fortificarle e incoraggiarle”.
Per questo - ha ricordato il Papa - ho voluto riunire a Roma tra qualche settimana il Sinodo dei Vescovi:
“…affinché la Chiesa rifletta con sempre maggiore attenzione su ciò che vivono le famiglie, cellule vitali delle nostre società e della Chiesa, e che si trovano, come sapete, minacciate nell’attuale contesto culturale difficile”.
Protagonismo missionario delle famiglie
Quindi l’invito a “un nuovo protagonismo missionario”,
rivolto alle famiglie dell’Équipes Notre-Dame, a testimoniare, annunciare, comunicare ciò che il Signore
fa loro sperimentare “nell’intimità domestica tra le gioie e i dolori” e “nella fecondità
umana e spirituale”, “perché altri si mettano, a loro volta, su questa strada”:
“Questa missione che è loro affidata è tanto più importante in quanto l’immagine della famiglia - come Dio la vuole, composta da un uomo e una donna in vista del bene dei coniugi ed anche della generazione e dell’educazione dei figli - è deformata mediante potenti progetti contrari sostenuti da colonizzazioni ideologiche”.
Farsi vicino alle famiglie ferite
Il Papa ha chiesto concretezza e “creatività sempre
rinnovata” per “accogliere, formare e accompagnare nella fede” “le giovani coppie,
prima e dopo il matrimonio. “Ed ha esortato a farsi vicino soprattutto alle “famiglie
ferite”, “che sono oggi tanto numerose” per vari motivi: “mancanza di lavoro”, “povertà”,
“un problema di “salute”, “un lutto”, una “preoccupazione causata da un bambino”,
lo “squilibrio provocato da una lontananza o un’assenza”, “un clima di violenza”:
“Dobbiamo avere il coraggio di entrare in contatto con queste famiglie, in maniera discreta ma generosa, materialmente, umanamente o spiritualmente, in quelle circostanze dove esse si trovano vulnerabili”.
Strumenti della misericordia di Cristo
Francesco ha chiesto pure di essere strumenti della
“misericordia di Cristo e della Chiesa verso le persone il cui matrimonio è fallito”:
“Una coppia unita e felice può comprendere meglio di chiunque altro, come dall’interno, la ferita e la sofferenza che provocano un abbandono, un tradimento, un fallimento dell’amore”.
Non dimenticare sofferenze dei figli
Senza trascurare le pene dei figli:
“Non dimenticate neppure la sofferenza indicibile dei fanciulli che vivono queste dolorose situazioni familiari: a loro voi potete dare molto”.
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