2015-09-07 20:05:00

Gentiloni: dal Papa grande gesto per accoglienza immigrati


Il governo italiano accoglie con favore la richiesta del Papa a parrocchie, comunità religiose, monasteri  e santuari europei di aprire le porte a famiglie di profughi. A dirlo è il ministro degli esteri italiano Paolo Gentiloni, giunto a Tirana per partecipare all’Incontro Internazionale di pace organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio. Servizio dell’inviata, Francesca Sabatinelli:

Un contributo straordinario, dal punto di vista pratico, ma soprattutto dal punto di vista del messaggio. Così il ministro degli esteri italiano Paolo Gentiloni definisce la richiesta del Papa di aprire all’accoglienza dei profughi:

Bisogna rendersi conto che siamo di fronte ad un fenomeno che durerà a lungo in cui se l’Europa esiste deve mostrare solidarietà. Devo  dire che l’Italia si sente meno sola rispetto a sei mesi fa, ad un anno fa, non c’è più un clima per cui la questione migratoria sembrava essere un problema italiano o greco. Purtroppo ci sono volute nuove tragedie per fare aumentare la consapevolezza ma oggi c’è una parte significativa purtroppo non unanime,  di governi europei che cominciano a dire il problema è un problema comune va risolto con una strategia comune.

Occorre distinguere l’emergenza in cui bisogna e dimostrare umanità, è l’Italia lo ha fatto – dice Gentiloni – salvando oltre centomila persone in mare, dalle soluzioni di medio periodo, che significa superare l’accordo di Dublino:

La soluzione di medio periodo è andare oltre le regole attuali che impongono di decidere nel Paese di primo arrivo. Allora se la Grecia riceverà quest’anno 300mila / 400mila migranti è difficile immaginare che la Grecia da sola possa decidere da sola chi ha il diritto di asilo e chi no e rimpatriare i magari 200mila che non hanno il diritto all’asilo. E’  la dimostrazione più lampante che serve un diritto d’asilo europeo. Non ci si arriverà tra poche settimane, quindi bene al piano della commissione europea  per l’urgenza, ma nel medio periodo, entro pochi mesi, bisogna arrivare a una gestione europea comune dell’accoglienza e quindi superare le regole di Dublino.

Sì a corridoi umanitari e alla proposta di sponsorship lanciata dalla comunità di Sant’Egidio, che possono dare un contributo a risolvere il problema:

Non c’è un solo singolo provvedimento che miracolosamente risolve la questione. In un pacchetto di misure che l’Europa deve approvare, i corridoi umanitari e l’accettazione a livello europeo di una quota di migrazione legale,  anche tra i migranti economici, a mio parere è molto importante, perché ci sono anche esigenze del nostro mercato del lavoro che richiedono questa cosa. 








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