Uno spazio aperto di discussione sul futuro del Regno Unito in Europa. Questo vuole essere "Re-imagining Europe", il nuovo blog lanciato dalla Chiesa d’Inghilterra e dalla Chiesa di Scozia in vista del referendum del 2017 sulla permanenza della Gran Bretagna nell'Unione Europea.
Promuovere un sano dibattito sull’Ue per non lasciare un Paese diviso
L’obiettivo dell’iniziativa – spiega nel suo blog l’arcivescovo di Canterbury Justin
Welby - è di promuovere un sano e vitale confronto di idee in un dibattito che si
preannuncia aspro e che, al di là dell’esito della consultazione, rischia di lasciare
un Paese profondamente “diviso e scoraggiato”. “Alcuni diranno che non dovremmo prendere
il rischio di lasciare l’Europa, mentre altri diranno che lasciarla è meno rischioso
che rimanere. L’unica certezza è che si tratta di una decisione importantissima” che
divide trasversalmente anche i cristiani, scrive il primate anglicano.
Dare nuovo slancio a principi fondanti dell’Europa
I contributi raccolti nel blog e che rappresenteranno tutto lo spettro di opinioni
sulla questione, inviteranno quindi “ad immaginare il tipo di rapporti di cui ha
bisogno il Paese con l’Europa per promuovere il suo pieno sviluppo umano”. Le domande
di fondo alla quale cercherà di dare una risposta il forum di discussione – sottolinea
l’arcivescovo Welby – saranno “in che modo dare nuovo slancio a principi fondanti
dell’Europa unita come quello della sussidiarietà, che è uno dei pilastri della dottrina
sociale cristiana , e “come incoraggiare una visione dei futuri rapporti del Regno
Unito con l’Ue che sia fondata sui valori e che quindi “comprenda, ma non sia ridotta
a una dimensione esclusivamente economica e politica”.
Il moderatore della Chiesa di Scozia: necessario dibattito informato
"Re-imagining Europe" sarà “una straordinaria occasione per dimostrare l’importanza
di un dibattito informato tra cittadini” interessati alla vita politica del Paese,
ha affermato, da parte sua, Angus Morrison, moderatore dell’Assemblea generale della
Chiesa di Scozia, che si è già schierata a favore della permanenza del Regno Unito
nell’Ue. Una posizione condivisa da molti cittadini scozzesi, tradizionalmente più
filo-europeisti degli inglesi, e il cui voto inciderà in modo significativo sull’esito
del referendum. (L.Z.)
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