Dare una risposta più umana e fattiva al dramma dei rifugiati in Europa. E’ l’appello indirizzato ai fedeli dal patriarca di Lisbona, card. Manuel Clemente, nella lettera per l’apertura del nuovo anno pastorale della diocesi. La missiva esorta “le famiglie, le comunità e le organizzazioni cattoliche” locali ad accogliere l’invito rivolto da Papa Francesco nella Bolla di indizione del Giubileo straordinario “Misericordiae Vultus” ad “aprire il cuore a quanti vivono nelle più disparate periferie esistenziali” per dare, come credenti, “una testimonianza forte ed efficace della Misericordia di Dio”.
Urgente una risposta globale all’emergenza rifugiati
“La drammatica situazione di migliaia di persone che cercano di raggiungere l’Europa
, affrontando terribili difficoltà per cercare pace e sostentamento per sé e le proprie
famiglie – scrive il presidente dei vescovi portoghesi – esige da tutti noi una risposta
più umana e adeguata”. Una risposta - sottolinea - che deve essere “globale”, data
la “complessità” dei problemi da risolvere “nel breve, medio e lungo termine”.
La preparazione al Sinodo diocesano del 2016
Nella lettera, il card. Clemente ricorda quelli che saranno gli appuntamenti salienti
della Chiesa di Lisbona nel nuovo anno pastorale: a cominciare dal Sinodo diocesano
del 2016, convocato in occasione del terzo centenario della bolla pontificia con cui,
nel 1716, Clemente XI elevò l’arcidiocesi di Lisbona al rango di patriarcato. A fare
da sfondo all’evento, in avanzata fase di preparazione, l’esortazione apostolica “Evangelii
Gaudium” e in particolare l’invito di Papa Francesco ad essere Chiesa “in uscita”
per raggiungere i margini, le periferie, le frontiere interne della società, e a sperimentare
nuovi modi di raccontare la fede e di fare comunità. Il testo pontificio sarà la base
del documento di lavoro del Sinodo diocesano che dovrà definire le linee di azione
pastorale della diocesi nei prossimi anni. Quindi, il patriarca di Lisbona ricorda
altri tre appuntamenti importanti che stimoleranno la vita della Chiesa locale: il
prossimo Sinodo dei vescovi sulla famiglia a ottobre; il Giubileo della Misericordia
e la visita nella diocesi, a gennaio e febbraio, dell’immagine pellegrina della Madonna
di Fatima, che lo scorso maggio ha iniziato un pellegrinaggio in tutte le diocesi
del Portogallo in preparazione alle celebrazioni del centenario delle apparizioni
della Vergine ai tre pastorelli nel 2017.
La Chiesa farà sentire la sua voce alla prossime elezioni
L’ultima parte della lettera pastorale è dedicata alle elezioni politiche del prossimo
autunno. Anche in questa occasione, sottolinea il card. Clemente, la Chiesa portoghese
non mancherà di adempiere al “dovere civico” di fare sentire la sua voce, ispirandosi
al Vangelo e alla dottrina sociale della Chiesa. Particolarmente attuali e illuminanti
in questo senso saranno le indicazioni offerte da Papa Francesco nell’enciclica “Laudato
sì” sulla cura della casa comune, con la sua proposta di un’”ecologia integrale” in
cui la preoccupazione per la natura, l’equità verso i poveri, l’impegno nella società,
la difesa della vita e della dignità umana, risultino inseparabili. (A cura
di Lisa Zengarini)
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