Una “legge pericolosa” che prelude alla piena legalizzazione del divorzio nel Paese. È il giudizio espresso dai vescovi delle Filippine sulla proposta di emendamento del Codice di Famiglia che permetterebbe ai cittadini filippini, che hanno ottenuto un divorzio all’estero, di risposarsi.
Un tentativo di legalizzare il divorzio nelle Filippine
Il testo, approvato nei giorni scorsi in terza ed
ultima lettura dalla Camera dei Rappresentanti, propone anche una semplificazione
delle procedure burocratiche per il riconoscimento di una sentenza di divorzio ottenuta
in un altro Stato da un cittadino straniero. Per mons. Ramon Arguelles, arcivescovo
di Lipa, citato dall’agenzia Ucan, la modifica proposta è un tentativo di reintrodurre
il divorzio, vietato nel Paese dal 1950. Il vescovo di Cubao Honesto Ongtioco ha ribadito,
da parte sua, che la posizione della Chiesa non muta, “anche se alcuni invocano cambiamenti”.
Il dibattito sul divorzio nelle Filippine
La nuova proposta di legge, insieme ad un’altra analoga
presentata al Senato, si inserisce nel vivace dibattito, in corso in questi anni nelle
Filippine, sul divorzio. Nel Paese, infatti, cresce la pressione delle forze politiche,
ma anche dell’opinione pubblica per reintrodurlo. A rafforzare il fronte divorzista
ha contribuito anche la legalizzazione del divorzio a Malta, dopo il referendum del
2011.
La legalizzazione del divorzio banalizzerebbe il vincolo matrimoniale
Un sondaggio condotto nella scorsa primavera indica
che il 60 per cento dei filippini sarebbe favorevole a consentire il divorzio per
i matrimoni irrecuperabili. In questo senso si muove un altro progetto di legge presentato
l’anno scorso dal Partito femminista "Gabriela". Tra gli argomenti dei fautori del
sì, l’alto numero di domande di nullità matrimoniale presentate dal 1988 a oggi, in
base all’art. 36 del Codice di Famiglia, ma anche la piaga delle violenze domestiche.
In una dichiarazione diffusa a marzo, la Conferenza episcopale filippina ha ribadito
ancora una volta il suo fermo no alla legalizzazione del divorzio, affermando che
essa renderebbe la sacralità del vincolo matrimoniale una “presa in giro”. (L.Z.)
All the contents on this site are copyrighted ©. |