2015-08-24 11:34:00

Card. Souraphiel: povertà è problema più grande delle famiglie africane


“La Chiesa cattolica è un’istituzione universale, umana e divina, non è né europea, né canadese, né statunitense; è una realtà  diversificata, perché i problemi che devono affrontare le famiglie sono diversi da Paese a Paese”. E’ quanto ha affermato all’agenzia Cns il cardinale etiopico Berhaneyesus Souraphiel, arcivescovo di Addis Abeba, indicando la strada che potrebbe percorrere il prossimo Sinodo ordinario dei vescovi sulla famiglia a ottobre. Ad affermarlo all’agenzia Cns è il cardinale etiopico Berhaneyesus Souraphiel, arcivescovo di Addis Abeba.

Famiglie in Africa: il problema più grande è la povertà
Se per l’Europa e il Nord America il problema è quello di trovare risposte pastorali alla legalizzazione delle unioni omosessuali e alla questione dei fedeli divorziati e risposati, in altri Paesi le famiglie devono affrontare le difficoltà derivanti dalla globalizzazione e dalla rapida urbanizzazione. “In Etiopia, ad esempio, il vero grande problema è la povertà: se manca la sicurezza economica avrai un marito che lavora da una parte e la moglie che lavora dall’altra: la famiglia si separa e chi ne soffre sono i figli”. La sfida per la Chiesa locale sarà quindi di contribuire ad alleviare la povertà.

Fare in modo che il Vangelo sia inculturato in una determinata società
In questo senso il ruolo delle Conferenze episcopali, secondo il cardinale Souraphiel, dovrebbe essere quello di aiutare i singoli vescovi ad adattare le indicazioni emerse dal Sinodo alla realtà dei loro rispettivi Paesi e regioni: “Il compito delle Conferenze episcopali non è di cambiare gli insegnamenti di Nostro Signore Gesù Cristo o la dottrina della Chiesa, ma di fare in modo che il Vangelo sia inculturato in una determinata società”. 

La Chiesa africana farà sentire la sua voce al Sinodo
Quanto al ruolo dei vescovi africani al Sinodo, il card. Souraphiel afferma che essi faranno sentire la loro voce in difesa della vita e della famiglia: “Molte cose cambieranno e stanno già cambiando. Ma ci devono anche essere dei valori che restano: l’amore tra marito e moglie, il rispetto tra figli e genitori e il rispetto per gli anziani. La grande domanda – conclude - è che cosa dovrebbe essere cambiato e cosa dovrebbe restare”. (L.Z.)








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