2015-08-24 13:30:00

Capitolo Clarettiani: testimoniare gioia del Vangelo


Al via oggi a Roma il Capitolo generale ordinario dei Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria, i Clarettiani, congregazione fondata nel 1849 da Sant’Antonio María Claret, religioso spagnolo. Il Capitolo si svolge sul tema “Chiamati ad evangelizzare. Testimoni e messaggeri della gioia del Vangelo”. “Un figlio del Cuore Immacolato di Maria – diceva il fondatore - è una persona che arde di carità e dovunque passa brucia. Desidera effettivamente e si dà da fare con tutte le forze per infiammare gli uomini con il fuoco dell’amore divino”. Sugli obiettivi di questo Capitolo, ascoltiamo padre José Félix Valderrabano, segretario generale della congregazione, al microfono di Alberto Goroni:

R. – Da una parte, in primo luogo, riaffermare il nostro carisma missionario nel contesto attuale e poi valutare la vita della congregazione, definire le priorità apostoliche e, non meno importante, l’elezione del nuovo governo generale che dovrà mettere in atto e animare tutte le priorità e le decisioni che usciranno da questo capitolo. Lo facciamo ogni sei anni perché veramente l’evoluzione del mondo, anche della Chiesa, è velocissima. Adesso viviamo in un contesto mondiale molto particolare. Da una parte il pluralismo culturale e religioso che si manifesta in tanti modi e in tante situazioni; la secolarizzazione che già fu denunciata da Benedetto XVI; la velocità delle comunicazioni tramite le reti sociali; il modello di famiglia di cui si parlerà nel prossimo Sinodo dove entra in gioco la vita della Chiesa, evidentemente; le situazioni di guerra e di persecuzione religiosa che in tanti Paesi si vivono drammaticamente. Però anche il momento ecclesiale diverso, per il pontificato di Papa Francesco, dà orientamenti che toccano veramente il cuore di noi Clarettiani. Ed è importante che celebriamo questo capitolo proprio nell’Anno della vita consacrata.

D. - Come vi interpella Papa Francesco?

R. - Papa Francesco ha parlato e ci ha interpellato sulla nostra vocazione e la nostra fede: da questa nostra fede e dalla nostra vocazione devono scaturire la gioia con cui dobbiamo vivere e annunciare il Vangelo. Ci parla, e per noi è importante, della fraternità, della vita comunitaria in un momento in cui l’individualismo è forte anche fra noi, nelle nostre comunità, nelle nostre case e anche nelle periferie, le periferie che provengono dalla povertà, dalla solitudine di tante persone, ma anche dall’allontanamento della Chiesa. Ci sono tante persone che vivono al margine della vita ecclesiale e della vita credente. Per questo il tema del nostro capitolo è “Chiamati ad evangelizzare”: cioè, noi abbiamo ricevuto la vocazione di portare al mondo la buona novella del Vangelo, noi siamo testimoni e messaggeri della gioia del Vangelo e quindi non è un messaggio che riceviamo noi e per noi ma che dobbiamo diffondere in tutto il mondo e le circostanze e gli ambienti in cui ci troviamo.








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