2015-08-23 12:21:00

Siria. Consiglio Chiese, appello contro distruzione monastero


“La distruzione del Monastero di Mar Elian a Qaryatain, è un’ulteriore manifestazione dell’agenda estremista del cosiddetto ‘Stato islamico’, volta non solo a eliminare gli appartenenti alle minoranze religiose, ma anche tutti i segni della loro presenza a il contributo da loro apportato alla storia e alla cultura della regione”. E’ quanto afferma il segretario generale del Consiglio Mondiale delle Chiese (Wcc),Olav Fykse Tveit, che in una nota invoca l’immediato intervento della comunità internazionale “a sostegno di un vero processo di pace in Siria per fermare queste tragedie che colpiscono popoli e culture”.

180 cristiani rapiti di recente
Prima della caduta nelle mani del Daesh, il 6 agosto, vivevano a Qaryata circa 1.800 cristiani. Di recente, in Siria l’Is ha rapito più di 180 cristiani tra i quali Jacques Mourad, catturato nel maggio 2015. I prigionieri sono stati trasferiti nell’area di Raqqa, la roccaforte del Daesh nel nord della Siria.

Fermare il processo che può portare alla sparizione dei cristiani nell’area
“Lo Stato islamico sta conducendo una guerra non solo ai cristiani, ma a qualsiasi persona e a qualsiasi cosa che non rientra nella loro ristretta visione estremista”, sottolinea il pastore Tveit. “Si attende da tempo che la comunità internazionale trovi la volontà politica e i mezzi di proteggere la diversità culturale e religiosa della Siria e dell’Iraq contro la depredazione dello ‘Stato Islamico’. Il futuro politico e sociale della regione dipende dalla diversità. È giunto il momento - conclude il segretario generale del Wcc - di fermare il processo che può portare alla sparizione dei cristiani e delle minoranze religiose dai loro luoghi di origine e dai loro luoghi santi”. (L.Z.)








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