Cattolici e musulmani lavorino insieme alla salvaguardia del Creato: questo l’auspicio espresso dal cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e pace, in un messaggio inviato al Simposio islamico sui cambiamenti climatici. L’evento, in programma oggi e domani nella città turca, è organizzato dall’Islamic Relief Wordlwide (l’Organizzazione islamica mondiale per gli aiuti umanitari), dal Forum islamico per l’ecologia e le scienze ambientali e da GreenFaith, organismo religioso ambientalista.
Crisi ecologica in corso, la più grave e difficile
di tutte
“Stiamo vivendo un momento decisivo e particolarmente
turbolento della storia mondiale", scrive il card. Turkson. L’umanità, prosegue, si
trova di fronte a numerose sfide urgenti che richiedono preghiere e azioni concrete”
perché “la crisi ecologica in corso è la più grave e la più difficile di tutte”. Di
qui, il richiamo del porporato all’Enciclica "Laudato si’2 di Papa Francesco, in cui
il Pontefice “invita tutti ad una conversione ecologica del cuore”. “Dobbiamo reimmaginare
alla luce della nostra fede – afferma il presidente del dicastero vaticano – il nostro
impegno nella cura della “casa comune”, di questo nostro pianeta, la Terra”, perché
“non è sufficiente proporre mere soluzioni tecniche, “impotenti nel risolvere i gravi
problemi del mondo se l’umanità perde la sua rotta”.
Solidarietà tra credenti rende azione ecologica
più efficace
“Una grande motivazione – continua il porporato –
che unisce cristiani, musulmani e molti altri è la fede salda in Dio: essa ci spinge
a prenderci cura dei magnifici doni che Dio ha concesso a noi e alle generazioni future”.
Per questo, aggiunge il cardinale Turkson, “la nostra azione sarà certamente più efficace
se noi, credenti di diverse comunità religiose, troveremo il modo di lavorare insieme”,
“in spirito di solidarietà”. Il messaggio porporato si conclude con “la promessa della
Chiesa cattolica di pregare per il successo” del Simposio e con l’auspicio di una
futura collaborazione con l’Islam nella salvaguardia del Creato.
Dichiarazione islamica sui cambiamenti climatici:
appello in vista del Cop21
Da segnalare che il 18 agosto, a conclusione dell’evento,
verrà presentata, in versione integrale, alla stampa una “Dichiarazione islamica sui
cambiamenti climatici”. Il documento richiamerà l’1.6 miliardi di musulmani nel mondo
ad agire in ambito ambientale e rappresenterà un appello cruciale in vista del Cop21,
la Conferenza internazionale sui cambiamenti climatici in programma a Parigi il prossimo
dicembre.
Esortare all’uso di energie pulite e rinnovabili
Redatta dopo un’ampia consultazione con i principali
studiosi musulmani, accademici e gruppi religiosi, la dichiarazione sottolineerà anche
la necessità di un’azione globale urgente nelle Moschee e nelle madrasse per enfatizzare
il ruolo che l’Islam può avere nella creazione di un mondo libero dalle gravi conseguenze
dei cambiamenti climatici, privo di carburanti fossili inquinanti e costruito su energie
totalmente pulite, sicure e rinnovabili.
Ridurre gas ad effetto serra e sostenere comunità
vulnerabili
Infine, il documento chiederà ai Paesi più ricchi
e più potenti di ridurre drasticamente le loro emissioni di gas a effetto serra e
di sostenere le comunità più vulnerabili, sia nell’affrontare l’impatto dei cambiamenti
climatici che nello sfruttamento delle energie rinnovabili. (A cura di Isabella
Piro)
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