È necessario “promuovere la cultura dell’incontro”: questo il monito lanciato dall’arcivescovo di Madrid, mons. Carlos Osoro Sierra, intervenuto recentemente ad una conferenza sul tema “Antropologia e valori nella costruzione della democrazia”, organizzata dall’Università internazionale Menéndez Pelayo, con sede a Santander. Nel suo lungo discorso, il presule ha toccato numerosi temi d’attualità, in primo luogo quello della corruzione, definendola “un peccato che grida al cielo” da sradicare con “pazienza, trasparenza e lealtà”, vivendo “un’etica reale”.
Democrazia senza valori diventa totalitarismo
Riprendendo, poi, alcuni spunti dell’Enciclica Caritas
in veritate di Benedetto XVI, l’arcivescovo di Madrid ha ribadito che oggi “la questione
sociale si è trasformata in una questione antropologica” e che pertanto “la democrazia
che si costruisce dipende dallo spazio e dai valori che diamo all’essere umano”, da
“l’importanza che poniamo alla sua dignità, senza trascurare coloro che vengono emarginati
dalla società”. “Una democrazia senza valori – ha ribadito mons. Osoro – si trasforma
facilmente in totalitarismo. Al contrario, il sistema democratico deve essere rispettoso
dei diritti e dei doveri delle persone, così come del credo religioso in generale,
poiché la dimensione religiosa è costituiva dell’essere umano”.
Persona umana, fondamento e fine della politica
Di qui, l’auspicio del presule affinché, pur nel rispetto
della distinzione tra Stato e Chiesa, “le società democratiche non ostacolino le manifestazioni
pubbliche della fede, poiché ciò metterebbe in pericolo i fondamenti della civiltà”.
Mons. Osoro ha poi sottolineato il contributo del cristianesimo alla costruzione della
democrazia, evidenziando come “la Chiesa tuteli la dimensione trascendente della persona
umana” e come quest’ultima debba rappresentare “il fondamento ed il fine della politica”.
“La Chiesa – ha aggiunto il presule spagnolo – afferma la dignità dell’essere umano,
dà dignità ai poveri, agli esclusi, ai più bisognosi”.
Le società rispettino le differenze
Essenziale, inoltre, l’apporto che la Chiesa dà alla
società nel salvaguardare “l’unità sostanziale dell’essere umano”: in questo senso,
l’arcivescovo di Madrid ha affermato che “è triste vedere un’Europa unita solo dall’aspetto
economico e non dalla bellezze di altre dimensioni”, come quella “relazionale” tra
membri di società in cui “si rispettino le differenze”. Guardando, poi, al Giubileo
straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco per il periodo 8 dicembre
2015 – 20 novembre 2016, il presule ha esortato ad applicare, anche in politica, quattro
principi fondamentali: “Non condannare, perdonare, non giudicare e dare”. Soprattutto
il perdono, ha concluso mons. Osoro, “è un imperativo dal quale i cristiani non possono
prescindere”. (I.P.)
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