2015-08-16 14:05:00

Libia: oltre 200 civili uccisi a Sirte nell’ultima settimana


Non si ferma l’escalation di violenza in Libia. Secondo diverse fonti, a Sirte nell’ultima settimana sono morti oltre 200 civili nella battaglia che vede contrapposte le milizie dello Stato Islamico e quelle del governo islamista di Tripoli. In questa cornice almeno 12 combattenti sono stati decapitati e crocefissi dagli uomini del califfato. Il servizio di Marco Guerra:

“Gli ospedali sono al collasso, privi di tutto, e a Sirte e dintorni nell’ultima settimana oltre 200 civili sono stati uccisi e più 500 i feriti”. E' l'allarme lanciato dal presidente dell'Associazione medici di origine straniera in Italia, Foad Aodi. Il dottore, in costante contatto con fonti mediche libiche, si rivolge direttamente al premier italiano, Mateo Renzi, affinché sia creato un corridoio sanitario e umanitario per impedire il massacro di civili. Bisogna, conclude il medico in una nota, “salvare i libici e fermare l'avanzata dell'Is” che mira, fra l'altro, “ad occupare gli ospedali per curare solo i propri feriti”. È solo di venerdì scorso infatti la strage compiuta dall’Is nell'ospedale di Sirte, in cui 22 pazienti sono stati trucidati. E ieri ha avuto luogo un nuovo capitolo di questo orrore senza fine: i jihadisti dello Stato Islamico, al culmine degli scontri per il controllo della città costiera, avrebbero decapitato e crocifisso dodici  combattenti locali. Da giorni il governo filo-islamico di Tripoli ha lanciato una vasta operazione per liberare Sirte  dall’Is. Testimoni riferiscono che le milizie del califfato controllano ancora la zona della moschea. Dal canto suo, il governo libico di Tobruk, riconosciuto dalla comunità internazionale, ha chiesto ai "Paesi arabi amici" raid aerei contro le postazioni dell’Is a Sirte. 








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