2015-08-16 15:00:00

Irlanda: 50 giorni al Sinodo. Mons. Martin ai fedeli: pregare per la famiglia


Mancano cinquanta giorni all’inizio del 14.mo Sinodo generale ordinario sul tema “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”, in programma in Vaticano dal 4 al 25 ottobre. In vista di questo importante avvenimento, mons. Eamon Martin, arcivescovo di Armagh e Primate di tutta l’Irlanda, ha invitato i fedeli a recitare un’Ave Maria al giorno, dedicandola alla famiglia. “Vi chiedo di pregare – ha detto il presule – affinché il Sinodo possa offrire, alla Chiesa ed al mondo, iniziative pastorali che incoraggino nuovi sforzi nella condivisione della gioia del Vangelo nella vita quotidiana”.

“Fede e famiglia”, tema della Novena alla Vergine di Knock
L’esortazione di mons. Martin è arrivata ieri, 15 agosto, durante la Messa per la Solennità dell’Assunzione, celebrata nella Basilica mariana di Co Mayo, in occasione dell’annuale Novena alla Vergine di Knock, Regina d’Irlanda. Quest’anno, infatti, l’evento ha per tema “Fede e famiglia” ed è stato pensato proprio in linea con il prossimo Sinodo dei vescovi.

Maria, modello di bellezza e dignità dell’essere umano
Nella sua omelia, il Primate d’Irlanda si è soffermato anche sulla figura della Vergine Maria, indicandola come modello di affidamento totale a Dio, come Colei che “ci ricorda la bellezza, la dignità ed il vero potenziale di ogni essere umano”, soprattutto nell’epoca contemporanea, in cui “la cultura, i valori e gli atteggiamenti circostanti sembrano sopraffarci”. Citata anche nella Laudato si’, l’Enciclica di Papa Francesco sulla cura della casa comune, Maria Assunta in cielo – ha detto il presule – simboleggia “la vittoria della dignità umana sull’avidità, sul peccato e sulla corruzione”, poiché la Vergine dimostra che consacrarsi a Dio significa trovare in Lui “qualcosa di prezioso, una vita di pienezza e di gioia”.

Vita consacrata, un’alternativa alla cultura dell’usa-e-getta
Di qui, il richiamo che mons. Martin ha fatto all’Anno della vita consacrata, indetto da Papa Francesco ed in corso fino al 2 febbraio 2016: ringraziando tutti i consacrati ed i religiosi d’Irlanda, il presule ne ha lodato “l’immenso contributo” non solo al Paese, ma anche a tutto il mondo, nel campo dell’educazione, della salute, delle cappellanie carcerarie, della missione con gli emarginati ed i dimenticati dalla società, con gli anziani e con i disabili. “In voi – ha detto il vescovo irlandese, rivolgendosi direttamente ai consacrati – vediamo riflessa in modo particolare la presenza di Maria, poiché Ella è il perfetto modello della vita consacrata”, “vita della gioia”. “Si tratta di una vocazione – ha aggiunto il presule – che può fare la differenza di fronte alla cultura della morte, dell’usa-e-getta che oggi, troppo spesso, offre false promesse ai giovani”.

L’importanza della trasmissione della fede in famiglia
Infine, mons. Martin ha concluso la sua omelia con una preghiera alla Madonna, invocando la sua guida affinché ciascuno trovi la propria vocazione nella vita. In programma dal 14 al 22 agosto, l’annuale Novena alla Vergine di Knock prevede non solo momenti di preghiera, ma anche seminari ed incontri di approfondimento. In particolare, si rifletterà sulla trasmissione della fede in famiglia, sul matrimonio e sulla famiglia come comunità di fede solidale in cui ciascuno di prende cura dell’altro.

Il Santuario di Knock visitato da Giovanni Paolo II nel 1979
Particolarmente caro ai fedeli irlandesi, il santuario mariano di Knock è stato costruito nel XX secolo sul luogo in cui, nel 1879, la Vergine Maria apparve ai fedeli. Il luogo di culto è stato visitato da San Giovanni Paolo II nel 1979, mentre il 15 agosto di due anni fa ha ospitato la solenne consacrazione dell’Irlanda al Cuore Immacolato di Maria, evento inserito nell’Anno della fede, indetto dall’allora Papa Benedetto XVI per commemorare i 50 anni del Concilio Vaticano II. Dal 26 al 27 settembre lo stesso Santuario di Knock ospiterà il Congresso eucaristico nazionale irlandese dedicato al tema ”Cristo, nostra speranza” ispirato a quello scelto per il 51.mo Congresso eucaristico internazionale che si terrà nel gennaio del 2016 a Cebu, nelle Filippine. (I.P.)








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