2015-08-13 12:56:00

Nuovi inceneritori? Qualche contraddizione...


Il decreto 'Sblocca Italia' prevede l'autorizzazione di 12 nuovi inceneritori in dieci Regioni, impianti che vanno ad aggiungersi ai 42 già in funzione e ai sei già autorizzati ma ancora in via di costruzione. Il Governo accelera ma le Regioni insorgono. Il commento di Maria Rita Signorini, consigliere nazionale di Italia Nostra, esperta di questioni legate all’energia.

"Accolgo a malincuore la notizia - dichiara Signorini - tuttavia purtroppo non ne sono stupita, guardando a come vanno le cose in questo Paese. Siamo di fronte ad una politica vecchia e stravecchia, mentre invece bisognerebbe fare una politica più lungimirante. Altrimenti si sostengono le lobby e basta. E questo non è precisamente nell'ottica di quanto espresso dal nostro caro Papa nella meravigliosa Enciclica Laudati Si’. Il ministro dell'Ambiente Galletti ha detto che gli inceneritori sono ormai sorpassati e dobbiamo andare verso una società a rifiuti zero. E' palese che c'è qualche contraddizione. Gli inceneritori non fanno gli interessi dei cittadini ma minano solo le loro tasche. Senza considerare che emanano sostanze tossiche per la salute umana", spiega Signorini. 

"Ricordiamoci per esempio che attorno all’inceneritore di Brescia è interdetta la coltivazione di qualsiasi prodotto agricolo - continua Italia Nostra - e che la normativa europea non impone di bruciare i rifiuti. In sostanza questa operazione, che per giunta è piovuta dall'alto rispetto ai Governatori regionali, vanifica gli sforzi di tanti Comuni virtuosi che sono arrivati anche all’82% di differenziata. Dal punto di vista della resa, va aggiunto che gli impianti produrrebbero una quantità di energia irrisoria e che necessariamente dovrebbero essere posizionati a ridosso dei centri abitati perché altrimenti saebbe necessaria una rete di distribuzione ad hoc". 








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