La Chiesa in Ghana continuerà a resistere agli “insistenti e deleteri tentativi da parte di ricchi filantropi, Paesi donatori e organizzazioni internazionali di imporre il controllo demografico all’Africa con il pretesto del diritto alla salute sessuale e riproduttiva”. È quanto si legge nel comunicato conclusivo del convegno “Promuovere i valori della vita e della famiglia di fronte all’attuale cultura della morte” che la Conferenza episcopale del Paese ha organizzato il 7 e 8 agosto nella capitale, Accra.
Vita e famiglia in Africa minacciati dalla “cultura
della morte”
Due giorni di riflessioni e dibattiti, ai quali è
intervenuto anche il cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio
della Giustizia e della pace, per ribadire la santità della vita dal concepimento
alla morte naturale e i valori della famiglia e del matrimonio quale unione indissolubile
tra un uomo e una donna, aperta alla vita. Valori oggi minacciati anche in Africa
- come recita il titolo del convegno - dalla “cultura della morte”, a causa del propagarsi
dell’aborto, dei metodi contraccettivi, e dell’influenza dei nuovi modelli di matrimonio
e famiglia in voga in altri Paesi che – sottolinea il comunicato dei vescovi - sono
“in contrasto con il disegno di Dio e minano l’integrità della persona umana e dell’istituto
familiare”.
L’Africa resista alla tentazione di imitare
l’esempio negativo di altri Paesi
E sul pericolo dell’influenza negativa dei Paesi occidentali
si è soffermato l’intervento del presidente della Commissione episcopale per la salute,
mons. Joseph Afrifah-Agyekum, che ha sottolineato l’urgenza di reagire a queste tendenze.
“I ghaniani e gli africani devono resistere alla tentazione di imitare altre nazioni,
traendo lezione dalle conseguenze della deriva morale dell’Occidente”, ha ammonito
il presule. “In Ghana e in Africa abbiamo la missione di promuovere la vita nel mondo:
non possiamo sottrarci o rigettare la Parola di Dio”.
Al termine del convegno, una marcia per
la vita ad Accra
Altri interventi hanno approfondito diversi argomenti:
dalla pianificazione familiare naturale, alla sessualità responsabile, all’imposizione
della rivoluzione sessuale in Africa, alle strategie per promuovere la cultura della
vita nel continente. Il convegno si è concluso con una marcia pro-vita nelle strade
di Accra alla quale hanno partecipato un migliaio di fedeli, religiosi, vescovi e
sacerdoti. (L.Z.)
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