“Abbandonare paura, egoismo, ostilità e indifferenza, tutti atteggiamenti che rinchiudono le persone nel proprio benessere e le allontanano dalla possibilità di condividere con coloro che sembrano differenti”. Questo l’invito dell’Opera cattolica portoghese delle migrazioni a tutte le diocesi e comunità cattoliche del Paese per celebrare, dal 9 al 16 agosto, la 43.ma Settimana delle migrazioni, ispirata al tema “Chiesa senza frontiere: siamo un solo corpo”.
Apertura e fratellanza verso i migranti
Nel messaggio diffuso per l’evento, la Commissione
episcopale per la Pastorale sociale e la mobilità umana, a capo dell’Opera per le
migrazioni, ricorda la condizione della Chiesa come “porta aperta al mondo” e quindi
“senza frontiere”. La nota sottolinea che, essendo un corpo ecclesiale “composto da
diversi membri” uniti in “uno solo”, è di vitale importanza che i cristiani possano,
come ha fatto Cristo, guardare "il volto dei migranti e dei rifugiati", di coloro
che oggi “cercano fuori dal loro Paese alternative alla disoccupazione, alla povertà
e alla guerra, e avere verso ognuna di queste persone un gesto di apertura e di fratellanza".
Sfidare governi a trovare soluzioni attraverso dialogo e cooperazione
Quest’anno, la Settimana nazionale delle migrazioni
invita tutta la comunità cattolica portoghese ad "immergersi nelle proprie radici"
ed a "riscoprire un’identità cristiana" nella sequela di Gesù. Il messaggio sottolinea
che la “Chiesa è pellegrina anche attraverso i suoi figli che partono per il mondo,
in un’avventura profetica di denuncia di ingiustizie, conflitti e corruzione” e che
ricorda la centralità della dignità della persona umana e del destino universale dei
beni della terra. La nota episcopale esorta, dunque, a “proseguire nell’impegno di
invitare i governanti, le nazioni e le istituzioni affinché intraprendano il cammino
del dialogo e della cooperazione, della giustizia e della solidarietà”.
I cristiani chiamati alla conversione personale e comunitaria
La Commissione episcopale sottolinea, poi, che la
comunità cristiana è chiamata ad una conversione personale e comunitaria e ad essere
sale della terra e luce del mondo, affinché possa trasformare le relazioni personali,
familiari, istituzionali e sociali. In questo senso, il messaggio ricorda l’appello
di Papa Francesco perché i cristiani promuovano “gesti concreti” di attenzione nei
confronti di tutti i migranti, attraverso “la preghiera, le attività di sensibilizzazione
e formazione, le iniziative d’incontro e di condivisione, i gesti di carità e di solidarietà
che potrebbero sorgere in ogni diocesi, parrocchia e missione cattolica".
Pellegrinaggio a Fatima perché interceda per i migranti e i rifugiati
Come ogni anno, inoltre, durante la Settimana dedicata
alle migrazioni si svolgerà un pellegrinaggio al Santuario di Fatima, che si terrà
il 12 e 13 agosto, presieduto, in questa occasione, dal vescovo castrense e portavoce
della Commissione episcopale per la Pastorale sociale e di mobilità umana, mons. Manuel
da Silva Rodrigues Linda. Infine, nella giornata conclusiva di domenica 16 agosto
tutte le celebrazioni eucaristiche saranno di “rendimento di grazie” per i migranti,
i rifugiati e per l’opera pastorale che la Chiesa compie in loro favore, così come
tutte le offerte saranno destinate alla missione pastorale per i migranti. (A.T.)
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