2015-08-08 09:20:00

Marcinelle. Cei: rispettare i diritti dei lavoratori migranti


8 agosto 1956, ore 8.10, Marcinelle, Belgio. Un devastante incendio scoppia in uno dei pozzi della miniera di carbon fossile del Bois du Cazier. Muoiono 262 minatori, di cui 136 italiani. Quarantacinque anni dopo, nel 2001, viene istituita la “Giornata nazionale del sacrificio e del lavoro italiano nel mondo”, che ricorre oggi. Numerose le celebrazioni in Italia e nel resto del mondo per ricordare le vittime di quella tragedia. Alle 8.10 di questa mattina, presso il Bois du Cazier, la campana denominata “Maria Mater Orphanorum” ha suonato oggi 262 rintocchi per i minatori morti a Marcinelle ed altri dieci per i caduti in tutte le miniere del mondo. Infine, ha suonato a distesa in omaggio alle vedove ed agli orfani.

Accrescere consapevolezza del rispetto dei diritti dei lavoratori migranti
L’incendio di Marcinelle, scrive la Fondazione Migrantes in una nota, “provocò un disastro che segnò per sempre la storia dell’emigrazione italiana. La tragedia, con il suo dolore, permise, tuttavia, di far luce sulle deplorevoli condizioni di lavoro nelle miniere, contribuendo finalmente all’introduzione delle maschere antigas”. L’8 agosto, continua la nota, “non è una ricorrenza per non dimenticare, ma rappresenta un valore inestimabile da trasmettere alle nuove generazioni perché il sacrificio dei nostri emigranti in termini di disumano lavoro, frustrazioni e umiliazioni, possa far crescere la consapevolezza del rispetto dei diritti verso le nuove generazioni di immigrati nel nostro Paese”.

La precarietà lavorativa mina la dignità umana
Poi, Migrantes ricorda un articolo giornalistico del 9 agosto 1956, intitolato “L’Italia può esportare dei lavoratori, ma non degli schiavi”: “Si tratta di un titolo significativo – spiega la Fondazione - che pone una riflessione sulla nostra attualità a distanza di 59 anni. Molte cose per la tutela del lavoratore sono cambiate da allora, grazie all’impegno di diversi attori, classe politica, sindacale, Chiesa, ma ciò che conta è la centralità della persona e il suo lavoro che va difeso contro ogni forma di precarietà che mina la dignità dell’uomo”.

50 anni fa, anche la tragedia di Mattmark
Da ricordare, inoltre, che quest'anno la ricorrenza di Marcinelle è associata ad un altro terribile evento: quello di Mattmark, dove il 30 agosto di cinquant'anni fa scomparvero, sotto una montagna di ghiaccio e di fango,  88 lavoratori e tecnici, di cui 56 italiani. “Sono eventi che richiamano simbolicamente – scrive Migrantes - le tante tragedie del lavoro che si sono susseguite in un secolo e mezzo di emigrazione e che hanno mietuto centinaia di migliaia di vittime e provocato milioni di disabili”. Un ricordo da non cancellare, conclude la nota, “mentre si susseguono senza pausa le tragedie degli attraversamenti di mare e dei passaggi di frontiera di altre centinaia di migliaia di migranti in fuga dalla guerra e dalla fame”. (I.P.)








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