2015-08-08 19:55:00

La Cei aiuta a studiare i giovani rifugiati cristiani in Giordania


Il primo settembre i 1.400 rifugiati iracheni, giunti in Giordania nell'estate dello scorso anno, dopo la cacciata dei cristiani dalla Piana di Ninive, torneranno sui banchi  di scuola. Lo annuncia in una nota il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, in visita ai campi profughi allestiti in Giordania, dando notizia dell"'impegno della Chiesa italiana, volto ad assicurare l'istruzione scolastica a ragazzi che da oltre dodici mesi  ne sono rimasti privi".

''D'accordo con il cardinale presidente, a nome di tutti i vescovi  italiani e dei cittadini che hanno scelto di destinare l'8 per mille  alla Chiesa cattolica, ho voluto sostenere appieno il progetto che - si legge nella nota di mons. Galantino - attraverso la Nunziatura e in accordo con il Patriarcato latino permetterà a famiglie rimaste prive di tutto di far riprendere  ai propri figli un cammino formativo".

''L'iniziativa - continua il segretario generale della Cei - da una parte  risponde pienamente all'appello di papa Francesco a "non assistere  muti e inerti di fronte a tale inaccettabile dramma"; dall'altra, pone un tassello decisivo per evitare che queste migliaia di persone si  avventurino in marce e attraversate con l'illusione di riparare  altrove. Aiutiamoli a restare in Medio Oriente: sarà un modo concreto per contribuire ad assicurare anche per il domani una presenza cristiana in questa terra''.








All the contents on this site are copyrighted ©.