2015-08-08 12:00:00

Giardini Vaticani: il laser per restaurare sculture e fontane


Quasi 600 opere d’arte che abbelliscono i Giardini Vaticani, tra cui fontane e statue, torneranno al loro originario splendore grazie alla tecnologia del “laser ad olmio” impiegata tra l’altro in chirurgia per la rimozione dei calcoli renali. Sulle opportunità offerte da questa metodologia, Grazia Serra ha intervistato il prof. Ulderico Santamaria, responsabile del Laboratorio di Diagnostica dei Musei Vaticani:

R. – La tecnica del laser ha la sua giustificazione nelle proprietà del raggio laser: il raggio laser è una luce coerente, diversa dalle nostre lampadine proprio perché trasporta molta energia, che può essere usata proprio per le attività di rimozione delle sostanze sulle superfici: permette quindi di fare una pulitura senza danneggiare il materiale sottostante. Nasce negli anni Settanta. Da molti anni è utilizzata soprattutto per la pulitura delle opere interne, noi abbiamo pensato di usarla in esterno.

D. – Può dirci quali sono le opere d’arte presenti nei Giardini Vaticani che saranno poi restaurate proprio con questa tecnica del laser?

R. – Molte delle opere, sono circa 570 tra sculture e fontane, hanno bisogno della pulitura con sistema fisico: il laser lavora, appunto, con un principio fisico e poi si trasforma in interazione chimica perchè è molto attivo sulla patina biologica e sulle concrezioni.

D. – E’ la prima volta che questa tecnica viene utilizzata sulle opere d’arte dei Giardini Vaticani?

R. – Sì, è la prima volta. Proprio perché il progetto di recupero, conservazione e restauro delle opere ha questa sensibilità verso il rispetto della storia e della conservazione e questo ovviamente in collaborazione con Direzione Lavori, Direzione Musei e il restauratore, che è il maestro Devreux, che si sta occupando di tutto il progetto e con il quale condividiamo tutte le scelte e con il quale abbiamo deciso di trovare sempre nuove strade per assicurare la trasmissione di questo bene inestimabile, con la sua storia e le sue grandi fattezze artistiche.

D. – Quali sono i principali vantaggi del laser?

R. – Il laser aiuterà molto anche per i tempi perché è molto veloce e non si impiegano sostanze chimiche, che nei Giardini non sarebbero certo rispettose dell’ambiente e anche degli operatori o dei visitatori o di chi frequenta i Giardini Vaticani, che non dovrà respirare sostanze tossiche. Tutto verrà fatto in grande sintonia con l’ambiente.








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