Ricostruire la fiducia nel Paese a livello civile, politico ed ecclesiale: è l’auspicio della Conferenza episcopale del Cile per il “Mese della solidarietà 2015” iniziato il 1.mo agosto. Si tratta, spiega una nota dei presuli, di “un tempo speciale ispirato dalla figura di Alberto Hurtado, Santo cileno che lottò per la giustizia sociale” della popolazione. “La fiducia – prosegue la nota – va diminuendo pericolosamente a tutti i livelli, perché scompare dall’orizzonte dell’uomo la comunione, l’amore per il bene comune, il rispetto per la sacralità della vita”. “Oggi – continuano i presuli – il Cile non è un Paese per tutti ed anche molti cattolici non trovano, nella Chiesa, un luogo di misericordia e di comunione”. Di qui, l’invito ad “ascoltare il grido di tanti fratelli e sorelle privati della dignità”, così da “tornare a credere che il sogno di una patria giusta e per tutti è possibile”.
Istituzioni siano al servizio del bene comune. No ai privilegi per pochi
Poi, la Chiesa cilena non manca di evidenziare i lati
negativi della crisi sociale in corso nel Paese: “la vergognosa distanza economica
tra i pochi che hanno molto ed i molti che hanno poco”, la mancanza di un’accoglienza
dignitosa dei migranti, i salari bassi che “non assicurano una vita degna di tale
nome”, la popolazione “ferita dall’emarginazione, dalla violenza, dalla droga”. Per
questo, i presuli ribadiscono la necessità “urgente di un dialogo sociale trasparente,
che guardi alla vita reale delle persone”, perché “la fiducia si ricostruisce quanto
la società dialoga senza esclusioni sul futuro desiderato da tutti e quando le istituzioni
si pongono al servizio del bene comune, non dei privilegi di pochi”.
Trasformare la crisi in opportunità per vivere in modo più umano e fraterno
In fondo, spiegano i vescovi cileni, “si tratta di
guardare con sincerità e verità alla vita personale di ciascuno ed a quella globale
del Paese, affinché, con gioia e speranza, si possa ricostruire la nazione sulla base
della fiducia”. La nota episcopale si conclude con un’invocazione a Sant’Alberto Hurtado
affinché aiuti i cileni a “trasformare la crisi di fiducia nazionale in un’opportunità
per imparare a convivere in modo bello, umano e fraterno”.
18 agosto, Giornata nazionale della solidarietà in memoria di Sant’Hurtado
A margine della loro nota, i vescovi offrono anche
una sorta di “Decalogo per la fiducia” in cui si suggerisce, concretamente, come ricreare
nel modo giusto i rapporti interpersonali: ad esempio, si ricorda che siamo tutti
figli di Dio e che in ciascuno di noi c’è il volto di Cristo; per questo, “tutte le
persone sono uguali” e il nostro prossimo va guardato “senza pregiudizi”. Infine si
ricorda che il 18 agosto, anniversario della morte di Sant’Hurtado, scomparso nel
1952, ricorre la Giornata nazionale della solidarietà, sancita nel 1994 dal Congresso
Nazionale cileno. (I.P.)
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