2015-07-31 08:18:00

Turchia : sempre più guerra aperta contro i curdi del Pkk


Nuova serie di raid turchi ieri contro le postazioni dei ribelli curdi del partito dei lavoratori del Kurdistan, nel nord dell’Iraq. Contro di loro Ankara sta concentrando da dieci giorni l’operazione anti terrorismo, che coinvolge anche i miliziani dell’Is. E contro il sedicente Stato islamico si continua a combattere anche in Iraq e in Siria. Il servizio di Gabriella Ceraso.

Incitamento alla violenza è l’accusa che Ankara muove al segretario del partito filo curdo dell'Hdp Selattin Demirtas: il giovane rischia 24 anni di carcere perché avrebbe infiammato le piazze del sud est del paese lo scorso ottobre contro il governo indifferente rispetto ai massacri che l'Is stava attuando in quel periodo nei confronti dei curdi siriani. Un’accusa che fa il paio alla violenta azione sul terreno in corso da dieci giorni contro i miliziani del Pkk nel sud est turco e nel nord iracheno. Ieri la risposta ad un agguato del partito dei lavoratori a Sirnak con l’uccisione di tre militari turchi, è consistita in una nuova serie di raid. Altro attacco del Pkk questa mattina nella regione di Adana, con due poliziotti turchi uccisi. Troppo deboli invece a detta di molti le azioni di Ankara contro l’Is , che invece la coalizione a guida Usa in Iraq sta continuando a portare avanti. Ieri l’uccisione a seguito di diversi raid nella provincia di Kirkuk, del vice governatore dello Stato Islamico con sei collaboratori. Intanto arriva anche il sostegno del Fmi all’Iraq. Un aiuto d’urgenza di 1,2 miliardi di dollari per rispondere alla crisi economica che l’offensiva sta causando.

 

 

 








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