Un percorso di fede per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di preservare la foresta amazzonica e ricordare così, nel modo migliore, suor Dorothy Stang, a dieci anni dalla sua morte. Questo il pellegrinaggio che la Chiesa cattolica brasiliana ha compiuto ad Anapu, nel cuore dell’Amazzonia. Noto come “Pellegrinaggio della foresta”, l’evento ha visto la partecipazione anche di molti giovani, tanti agricoltori e numerosi rappresentanti della società civile.
Suor Stang e il Progetto Speranza
Cuore dell’appuntamento, ricordare suor Stang: nata negli Stati Uniti d’America e
naturalizzata brasiliana, appartenente alla Congregazione di Notre Dame, la religiosa
venne uccisa la mattina del 12 febbraio 2005 con sei colpi sparati a bruciapelo in
una località vicina ad Anapu. Per oltre vent’anni, Suor Dorothy era stata impegnata
nella Commissione Pastorale della terra, accompagnando con fermezza e passione la
vita dei lavoratori dei campi, specie nella regione Transamazzonica dello Stato del
Parà. Sua l’idea del “Progetto Speranza”, per lo sviluppo sostenibile di alcune aree
di foresta amazzonica e la difesa degli interessi dei contadini senza terra, contro
le sopraffazioni dei latifondisti e dei commercianti di legno. A causa della sua denuncia
dell’azione violenta dei “fazendeiros e grileiros”, suor Stang sin dal 1999 aveva
ricevuto numerose minacce di morte.
Foresta amazzonica, un bene per tutta l’umanità
“Questo pellegrinaggio – spiega padre Amaro Lopes Souza, sacerdote della parrocchia
di Anapu – vuole rendere omaggio a suor Dorothy, ma si pone anche l’obiettivo di ricordare
quanto è importante preservare la foresta amazzonica, non solo per i brasiliani, ma
anche per il bene di tutta l’umanità”. Tale tutela, continua padre Amaro, non passa
solo attraverso “uno sfruttamento ragionevole delle ricchezze naturali della foresta,
bensì anche tramite la ridistribuzione delle terre ai piccoli abitanti dei villaggi,
grazie ad un’apposita riforma agraria”.
L’esempio di suor Dorothy non muore mai
Giunto alla decima edizione, il “Pellegrinaggio della foresta” si è concluso con una
Santa Messa celebrata da mons. Erwin Kräutler, vescovo della diocesi di Altamira,
in cui rientra Anapu, ed amico di suor Dorothy: “Il mondo intero la conosceva – ha
detto il presule – non perché era una religiosa, ma perché ha donato la sua vita come
religiosa. Dopo dieci anni, suor Stang è ancora presente tra noi, con le parole e
con gli esempi che ci ha lasciato. Ed oggi lei vive con noi, come noi”.
Papa Francesco: Amazzonia, polmone del pianeta colmo di biodiversità
Da ricordare che anche Papa Francesco, nell’enciclica Laudato si’, ribadisce l’importanza
di salvaguardare la foresta amazzonica, definendola “polmone del pianta colmo di biodiversità”.
“Quando queste foreste vengono bruciate o rase al suolo per accrescere le coltivazioni
– scrive il Pontefice - in pochi anni si perdono innumerevoli specie, o tali aree
si trasformano in aridi deserti. Tuttavia, non si possono nemmeno ignorare gli enormi
interessi economici internazionali che, con il pretesto di prendersene cura, possono
mettere in pericolo le sovranità nazionali. Di fatto esistono «proposte di internazionalizzazione
dell’Amazzonia, che servono solo agli interessi economici delle multinazionali». (n.38)
(I.P.)
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