Il salario minimo federale deve essere “equo e giusto per tutti i lavoratori”, migliorando “la sicurezza finanziaria di milioni di famiglie americane” e promuovendo la loro “formazione e stabilità”. Scrivono così, in una lettera al Congresso, i vescovi statunitensi, rappresentanti, in questa occasione, da mons. Thomas Wenski, presidente del Comitato per la giustizia e lo sviluppo umano. A siglare la missiva è anche sr. Donna Markham, presidente delle organizzazioni caritative cattoliche del Paese.
Economia prospera solo se è incentrata su dignità dei lavoratori
“Un’economia prospera solo quando è incentrata sulla dignità ed il benessere dei lavoratori
e delle loro famiglie – si legge nel documento – Come pastori, vediamo ogni giorno
le conseguenze provocate dal fallimento di una società che non onora questa priorità”.
Infatti, spiegano i presuli, “in un anno, un lavoratore a tempo pieno con il salario
minimo non riesce a fare abbastanza per strappare i propri figli alla povertà”. E
questo si verifica, sottolinea mons. Wenski, perché “il salario minimo federale è
una cifra statica, che non cambia, e così ogni anno, per un lavoratore, diventa sempre
più difficile ‘sbarcare il lunario’”.
San Giovanni Paolo II: stroncare fenomeni vergognosi di sfruttamento
Ma non solo: i presuli statunitensi ribadiscono che tale situazione porta ad un aumento
della domanda di servizi caritativi e di beneficenza: infatti, “recenti ricerche indicano
che il 73% di coloro che ricevono un sussidio pubblico proviene da una famiglia in
cui c’è una persona che lavora”. Di qui, il richiamo che i vescovi fanno a San Giovanni
Paolo II, in particolare all’enciclica “Centesimus Annus”, in cui si legge: “La società
e lo Stato devono assicurare livelli salariali adeguati al mantenimento del lavoratore
e della sua famiglia, inclusa una certa capacità di risparmio. Ciò richiede sforzi
per dare ai lavoratori cognizioni e attitudini sempre migliori e tali da rendere il
loro lavoro più qualificato e produttivo; ma richiede anche un'assidua sorveglianza
ed adeguate misure legislative per stroncare fenomeni vergognosi di sfruttamento,
soprattutto a danno dei lavoratori più deboli, immigrati o marginali”. (n.15)
Tutelare e promuovere la famiglia e la sua stabilità
“Tutelare i lavoratori a salario minimo e promuovere la loro capacità di formare
e crescere una famiglia – conclude la lettera – è una responsabilità condivisa e fondamentale
per la costruzione di una società più equa. E uno dei modi in cui il Congresso può
contribuire a quest’opera di promozione del bene comune è assicurando che il salario
minimo federale possa promuovere la formazione della famiglia e la sua stabilità”.
(I.P.)
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