“E’ nostro dovere sradicare i grandi nemici della libertà: la violenza, la corruzione, la povertà, la disuguaglianza sociale e l’ignoranza”. Questa l’esortazione dei vescovi del Perù nel Messaggio alla nazione in occasione delle festa dell'indipendenza che si celebra domani e dopodomani. In una lettera, i membri del Comitato permanente della Conferenza episcopale peruviana affermano che “si apre per il Perù un futuro promettente che purtroppo è offuscato dalla mancanza di consenso e di unità, perché se sono lasciati in disparte gli autentici e reali interessi della nazione, si trasmette un'immagine e una morale negativa” . In questo contesto, di fronte alla domanda su cosa succede alla classe politica che causa tanta insoddisfazione tra i peruviani, i vescovi rispondono che si deve governare con umiltà e amore verso il popolo, essendo la politica una delle forme “più alte di carità al servizio del bene comune”.
La vita alla base di ogni speranza
I vescovi ricordano che il valore della vita stessa dell’uomo è alla radice di ogni
speranza, e questa si costruisce con l’impegno quotidiano nel lavoro, nella creatività,
nell’onestà, nella solidarietà, nella fede e nell’amore fraterno. In particolare,
il messaggio ribadisce che la famiglia peruviana è la cellula fondamentale della Patria
e punto di riferimento dei valori del Paese, la cui realtà deve essere promossa e
protetta dallo Stato. “La nostra società - si legge - deve essere frutto dei valori
che abbiamo ricevuto nelle proprie famiglie come dono pregiato di Dio; valori che
dobbiamo conservare e promuovere, non solo come azioni individuali ma anche nella
propria esperienza sociale”.
Consapevolezza ecologica
Tra le numerose sfide che presenta il mondo d’oggi: le nuove forme di pensiero, lo
sviluppo tecnologico, la sicurezza cittadina e la coscienza ecologica, la Chiesa
peruviana invita ad aprire la mente e il cuore per affrontare queste nuove realtà
tenendo al centro la persona umana che deve essere rispettata, protetta e promossa
dalla società. Nel messaggio si esalta la varietà, la bellezza e la bontà della terra
donata da Dio, “autore di tanta generosità”. Dunque, ricordano le parole del Papa
nella enciclica Laudato si: "Il mondo è qualcosa di più che un problema da risolvere,
è un mistero gaudioso che contempliamo nella letizia e nella lode".
La libertà è un dono di Dio
Infine, i vescovi ricordano il ritornello che nell’inno nazionale invoca la “libertà
per sempre”, conquistata con la nascita della Repubblica 194 anni fa. I vescovi sottolineano
che la libertà è un dono di Dio, che “illuminato dalla fede e dalla Parola, ci aiuta
a vivere in modo consapevole, responsabile e solidale”, per camminare sempre di più
verso la costruzione di un Perù più giusto e fraterno. Come ogni anno, la Messa del
Te Deum nella cattedrale di Lima, sarà presieduta dal primate del Perù, card. Juan
Luis Cipriani, alla presenza del Presidente della Repubblica, rappresentanti del governo
e diverse autorità civili e militari . (A cura di Alina Tufani)
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