2015-07-26 13:34:00

Nuovo prestito Fmi-Grecia. Fra Dalèzios: solidarietà tra la gente


La Grecia è ancora in grande difficoltà economica. Atene secondo quanto rivela Bloomberg avrebbe fatto richiesta di un nuovo prestito al Fondo Monetario internazionale, tramite una lettera scritta dal ministro delle Finanze al direttore del Fondo, nella quale sono descritti i passi fatti e il tempo necessario per una ripresa. Intanto la popolazione sta dando prova di grande solidarietà, come racconta al microfono di Antonella Palermo, il frate cappuccino Josif Dalèzios raggiunto telefonicamente ad Atene:

R. – Ad Atene, e in tutte le grandi città, la gente ha maggiori disagi. Questo Capital control rende difficile l’aiuto. La Chiesa, però, da parte sua – pure la Chiesa ortodossa – fa delle raccolte e distribuisce anche i pasti. A Creta, per esempio, una nave di quelle dirette in Italia, piena di rifugiati, a causa di una avaria è stata trainata dentro il porto. Sembra che il prelato di quella città abbia accolto i profughi, che però non sono neanche usciti dalla nave, perché il loro intento era quello di raggiungere l’Italia. Nonostante questa grande crisi, c’è questa voglia di aiutare sia da parte delle singole persone, che si prodigano, sia da parte delle istituzioni. La Caritas locale, per esempio, ha dei centri in cui distribuisce i pasti a quelli che non hanno agevolazioni nel trovare lavoro, cosa che è sempre più difficile. Si può dire, insomma, che tutto questo abbia incrementato la solidarietà, nonostante tutti soffrano.

D. – Vengono a bussare anche alle vostre porte?

R. – Sì, sì, parecchio. Adesso gli emigranti sono diminuiti un poco. La maggior parte sono romeni e albanesi e nella nostra parrocchia ormai sono la maggioranza. Negli ultimi 10, 15 anni solo un terzo dei bambini che hanno fatto la Comunione e la Cresima erano greci, il resto erano albanesi e romeni. Anche per loro è molto difficile, ma ci sforziamo, con l’aiuto dei parrocchiani, nel raccogliere i viveri e i vestiti. Da noi ci sono due conventi delle suore di Madre Teresa che aiutano molto e cercano di incrementare questo senso di solidarietà.

D. – Lei come vede il futuro della Grecia?

R. – Si farà uno sforzo e accoglieremo questo sostegno, nonostante le dure condizioni, alcune delle quali sembrano davvero esagerate. Credo che anche la classe politica farà degli sforzi per guardare in faccia la situazione e per migliorare il modo di fare politica, per combattere questo stato di clientelismo, di corruzione, di evasione fiscale, per cui tanto si soffre. La gente si fida. Noi guardiamo sempre al lato positivo, a questo patrimonio di civiltà, di intesa umana, di concordia, a un passato così ricco di cultura, di possibilità di integrazione, per migliorare ed arrivare ad uno Stato veramente moderno, con un senso di responsabilità da parte di tutti.








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