2015-07-24 14:10:00

Uganda: seminario di Giustizia e Pace sulla riconciliazione


Un seminario per condividere esperienze e pianificare future strategie ed iniziative sulla riconciliazione: è quello che hanno vissuto, nei giorni scorsi, a Kampala, i membri della Commissione Giustizia e pace della Conferenza episcopale ugandese (Uec). Numerosi i temi in esame: il legame tra la riconciliazione e la guarigione; il rapporto tra verità, giustizia e pace; l’importanza dell’Eucaristia nei processi di riconciliazione e il ruolo dei laici nella promozione della pace. “La riconciliazione – si legge in una nota pubblicata sul sito dell’Uec – è l’obiettivo primario nella costruzione di una pace sostenibile e nella prevenzione del riaccendersi dei conflitti”.

Pensare alla pace secondo il piano di Dio
“Nella Chiesa dell’Uganda – prosegue la nota - molte persone sono state testimoni, in tanti modi, della riconciliazione dopo tanti anni di violenze. Per questo, bisogna pensare al piano di Dio per la pace così come Lui stesso ce lo ha rilevato attraverso le Scritture e la vita della Chiesa, basti pensare al Sinodo speciale per l’Africa”, svoltosi nel 2009 proprio sul tema “La Chiesa in Africa a servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace” e dal quale è derivata l’Esortazione apostolica “Africae Munus”, siglata da Benedetto XVI nel 2011.

Verità e giustizia, parti vitali del processo di riconciliazione
“La riconciliazione – spiega l’Uec – significa la costruzione di relazioni tra persone e gruppi nella società e tra lo Stato ed i cittadini per affermare che la morale, la verità e la giustizia sono parti vitali del processo di guarigione”. In chiusura dei lavori, mons. John Baptista Kauta, segretario generale dell’Uec, ha esortato i partecipanti al seminario a cercare la grazia di Dio attraverso la riconciliazione: “La riconciliazione – ha concluso – porta le vittime a perdonare i colpevoli, ma necessita della grazia di Dio”, perché “l’unità è sempre un dono dello Spirito Santo, un segno dello Spirito di Dio nel mondo”.

L’impegno della Chiesa ugandese per porre fine al conflitto tra governo e Lra
Da ricordare che la Chiesa ugandese ha svolto e svolge un ruolo importante nella promozione della pace e della riconciliazione nel nord del Paese, dove i ribelli del Lord's Resistance Army (Lra) combattono il governo da decenni. Decine di migliaia i morti e quasi due milioni gli sfollati causati dal conflitto. Tra le iniziative più rilevanti, la Lettera pastorale dei vescovi sul tema "La sollecitudine per la pace, l’unità e l'armonia in Uganda", in cui i presuli, nel 2004,  hanno chiesto ai ribelli e al governo di porre fine alla guerra.

La pace deve essere sostenibile
Nel 2007, inoltre, l'Uganda Joint Christian Council (Ujcc), organizzazione ecumenica che riunisce cattolici, anglicani ed ortodossi, ha pubblicato "Una cornice per il dialogo sulla riconciliazione e la pace in Nord Uganda". Due anni dopo, la Chiesa cattolica, in collaborazione con il Consiglio interreligioso dell’Uganda, ha organizzato una Conferenza  sul tema della riconciliazione, della giustizia e della pace sostenibile, cui hanno partecipato leader religiosi, di organizzazioni culturali e di ong, insieme a esponenti politici e governativi. (I.P.)








All the contents on this site are copyrighted ©.